Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 16 Febbraio 2021 – Mc 8, 14-21

Sono sulla barca e il Maestro prova ad ammaestrarli. Parla di lievito dei farisei, di quell’atteggiamento apparentemente insignificante, pretendere dei segni, che, nei fatti, manifesta sfiducia, superstizione, ambiguità e che può far lievitare una fede solo esteriore, omologata.

Ma i suoi non capiscono, prendono ciocche per brocche. Cercano del pane, discutono su chi doveva prenderne… Gesù è allibito, i suoi discepoli sono completamente fuori strada, fuori sintonia, su un altro pianeta…

Allora, invece di irritarsi prova a spiegarsi, cita esempi, miracoli, non sta parlando di pane che non è certo mancato ma di un atteggiamento dell’anima. Niente, buio totale.

Può succedere anche a noi, nonostante tanti anni di sequela, dopo avere assistito a mille miracoli quotidiani, di non riuscire a seguire il Signore, appiattirci alla logica di questo mondo, senza avere lo spunto necessario che ci fa vedere oltre l’evidenza e la banalità. Vegliamo.

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