Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 15 Ottobre 2020 – Lc 11, 47-54

Non ho dubbi nel credere che Gesù, dopo le parole che abbiamo letto, riceva manifestazioni di feroce ostilità da parte delle persone che accusa pubblicamente! Non ha timore di nessuno, il Signore, chiama per nome e cognome i piccoli e grandi difetti che accompagnano gli uomini di religione di tutti i tempi.

Se la prende con coloro che sono sempre in ritardo di una generazione nel riconoscere i profeti (e quante volte è accaduto anche nella Chiesa!), che mettono i bastoni fra le ruote di chi guarda lontano salvo poi onorarlo con grandi celebrazioni e monumenti dopo la sua morte!

È difficile che un profeta sia riconosciuto come tale quando è in vita e anche nella Chiesa i grandi santi hanno sofferto non poco per causa dei devoti! Ma dobbiamo, almeno fra noi discepoli, fuggire le logiche del mondo per sapere riconoscere il carisma, a volte birichino e irriverente, che lo Spirito elargisce per il bene comune… senza chiedere autorizzazione preventiva! Evitiamo di applaudire a profeti scomodi se, mentre erano in vita, non li abbiamo almeno difesi!

E chi ha il dono della conoscenza, non la consideri come un privilegio, ma come un bene da mettere a disposizione di tutti.

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