È spiazzato il fariseo che ha fatto l’eroico e per nulla scontato gesto di invitare Gesù fra i suoi commensali. Gesù non bada al protocollo religioso e scorda le abluzioni prima del pasto suscitando qualche mormorio di troppo fra i presenti.
E Gesù non si lascia sfuggire l’occasione per una caustica riflessione sull’uso delle (buone) tradizioni che dovrebbero essere (allora come oggi) una manifestazione dell’interiorità e non una loro sostituzione! Insiste il Signore, dicendo che la preghiera, la liturgia, i riti devono essere un’esplicitazione di un atteggiamento profondo.
Quanto è vero! Quanto scandalizza vedere cristiani molto devoti comportarsi in maniera orribile nelle cose del mondo! Quanto male fa al vangelo sapere di credenti sempre pronti a farsi ammirare che, in realtà , fingono in cuor loro!
Meglio un atteggiamento esteriore semplice ed una feconda spiritualità che una ridondanza esteriore priva di verità ! Diamo in elemosina ciò che abbiamo dentro, ciò che portiamo nel cuore.
Mettiamoci in gioco con onestà , oggi, davanti a Dio e davanti ai fratelli, senza dover dimostrare nulla ma manifestando la nostra onesta ricerca di fede.
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Date in elemosina, ed ecco, per voi tutto sarà puro.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11, 37-41
In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.
Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».
Parola del Signore