Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 12 Aprile 2022

447

Giuda riceve dal Signore il pane, come tutti gli altri. Ma quel pane per lui segna una svolta: esce nelle tenebre che lascia dilagare nel suo cuore confuso. Forse unico fra i Dodici, Giuda ha visto la brutta piega che sta prendendo la vicenda di Gesù e in qualche goffo modo cerca di forzare la mano, di costringere il Signore, che ancora crede essere il Messia, a manifestare la sua gloria.

E, appena uscito, in maniera sconcertante Gesù proclama: ora sono glorificato. Giuda è perso, certo, ma lui, il Signore, non è venuto a salvare le pecore perdute? E quel tradimento non permetterà forse la Signore di poter manifestare tutto l’amore che ha verso Giuda e verso di noi? E quella morte, sgradevole e sgradita, non sarà forse l’ultimo sigillo per manifestare al mondo, inequivocabilmente, che Dio ci ama tanto da morirne?

Sì, ora che è tradito, Gesù potrà manifestare la gloria di un Dio che muore per i traditori.