p. Lorenzo Montecalvo – Commento al Vangelo del giorno – 28 Febbraio 2020

È da stolto piangere durante la festa di un matrimonio ed è anche da stolto ridere e fare festa durante un funerale. La nostra vita è fatta di momenti di gioia e di momenti di dolore. Bisogna vivere il qui e l’ora così come si presenta. Chi vive fuori dal qui e l’ora vive d’illusioni e non nella realtà quotidiana . Quello che ci modella e ci forma è la fedeltà agli eventi quotidiani che non ci fa vivere né nel passato e né nel futuro.

Se oggi sei chiamato a festeggiare, rallegrati, canta, mangia e bevi; ovviamente sempre con sobrietà. Se eventualmente domani ti troverai intorno a una mensa povera di cibi, non rattristarti, non imprecare, non mormorare e non arrabbiarti, ma accetta la situazione così com’è.

Se oggi puoi unirti al tuo coniuge, fallo con amore e ringrazia il tuo coniuge perché si è donato a te liberamente e per amore. Se domani, per un motivo o un altro, il tuo coniuge non potrà donarsi a te, non adirarti. Il vero digiuno non è quello che tu programmi di fare, ma è quello che la vita quotidiana, con i suoi imprevisti, ti presenta senza la tua volontà.

Lo Spirito Santo in questa Quaresima ti insegni ad essere fedele a Dio nel tuo quotidiano, accettando, come volontà di Dio, sia momenti di gioia che di dolore e sia momenti di precarietà materiale che di abbondanza. In ogni evento Dio ci parla e ci dà nuove direttive da seguire e nuove scelte da fare secondo la sua divina volontà.

AMEN. AMEN.

Fonte


LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DEL GIORNO

Quando lo sposo sarà loro tolto, allora digiuneranno.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 9, 14-15 In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno». Parola del Signore

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