p. Lorenzo Montecalvo – Commento al Vangelo del giorno – 19 Luglio 2019

“Padre Lorenzo, sto mettendo in pratica il consiglio della Madonna: digiuno il mercoledì e il venerdì”, così mi diceva un uomo qualche tempo fa. Ed io aggiunsi: “Fratello, digiuni anche con il cuore?” Ed egli: “Non capisco cosa tu voglia dirmi…” Risposi: “È cosa buona quel che fai, ma nel tuo cuore c’è rancore verso qualcuno?” “Sì” mi rispose. Ed io: “Allora digiuna per chiedere la grazia di riconciliarti con la persona che ti ha fatto del male, perché il Signore vuole che tu abbia misericordia verso chi ti ha offeso. Il digiuno senza misericordia non ha nessun valore”.

Un altro giorno una donna che frequenta la Chiesa quasi ogni giorno mi disse: “Padre Lorenzo, anche se la Chiesa permette che si possa mangiare la carne nel giorno di venerdì, io, per fare un sacrificio, non mangio carne il venerdì”. “Dimmi, cara amica: so che tu sei una donna benestante, il tuo cuore si apre per aiutare una famiglia povera?”, le chiesi. Mi rispose subito dicendo: “Per essere sincera non aiuto nessuno”. Con tono fermo le dissi: “Il digiuno che fai non ti porterà in Paradiso”.

Il digiuno senza misericordia non ci santifica. La misericordia senza il digiuno invece ci santifica. Vuoi essere santo? Perdona chi ti ha calunniato. Non giudicare nessuno. Non disprezzare il peccatore. Evangelizza la persona che vuole conoscere Gesù Cristo. Aiuta a rialzare chi è caduto in tentazione. Non condannare nessuno. Dai da mangiare a chi ha fame. Dai conforto a chi è scoraggiato.

Papa Francesco esorta i cristiani di oggi ad essere misericordiosi. Purtroppo ci sono molti cattolici che interpretano male quello che insegna Francesco. Secondo loro, il Papa dice che Dio non condanna nessuno all’inferno perché Egli è misericordia infinita. Fosse il cielo! Purtroppo Gesù dice che sono molti quelli che vanno all’inferno. Chi non si converte all’amore di Dio e del prossimo è destinato ad andare all’inferno. L’inferno esiste e non è una invenzione dei preti. Se l’inferno non esistesse, l’incarnazione, la morte e la risurrezione di Cristo sarebbe una fiaba. E se Cristo fosse una fiaba per bambini, saremmo veramente stolti nello sforzarci di essere misericordiosi.
Qualche lettore de IL GRANELLINO mi accusa di essere ancora chiuso in schemi di sapore medioevale. Io credo che Gesù verrà a giudicare i vivi e i morti. Per questo mi sforzo di essere morto al peccato e vivente in Cristo. Amen.

Alleluia.

P. Lorenzo Montecalvo  (Fonte)

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Il Figlio dell’uomo è signore del sabato.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 12, 1-8

In quel tempo Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle.
Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato».
Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».

Parola del Signore.

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