Oasi Mariana Betania – Commento al Vangelo del 9 Ottobre 2019

Quasi a sottolineare che il perdono di Dio ci è concesso
grazie all’adesione nostra a tanta sua misericordia,
preghiamo chiedendolo per i nostri peccati,
con la precisazione – e l’evangelista Luca lo sottolinea –
che anche noi perdoniamo a chi ci ha offeso,
il debito che con noi ha contratto
e che può essere sciolto solo con il nostro assenso,
pieno di benevolenza, di sguardo puntato verso il bene,
di giustizia verso noi stessi e verso l’altro.
Perché chi perdona con sincerità e con amore
guarisce dalla ferita che l’altro gli ha inferto,
e interrompe la spirale di odio e di vendetta,
legata ad ogni situazione di conflitto.
Con questa preghiera che Gesù ci ha insegnato
ci impegniamo ad accogliere da Dio la forza del perdono,
e a sperimentarla per primi su di noi,
che abbiamo come meta quella di essere liberati
dal peccato che ci abita e ci stringe
come una bestia feroce e bizzarra, che scalpita prepotente
per portarci dove vuole e spingerci ad andare
dove noi non vorremmo.

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Signore, insegnaci a pregare.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11, 1-4

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».

Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione».

Parola del Signore

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