Oasi Mariana Betania – Commento al Vangelo del 21 Maggio 2019 – Gv 14, 27-31a

Parole definitive e intense quelle di Gesù,
ma anche prevedibili,
perché egli ripete e amplia il suo pensiero,
comunicando e donando la sua pace.
Gesù, infatti, non conosce turbamento
neanche davanti al maligno,
da lui chiamato principe del mondo.
Sa bene che contro di lui non può nulla
e non lo vincerà; ma nonostante ciò,
ci prova e ci riprova più che può,
diventando qualche volta anche furioso.
Gesù, però, qui parla per mettere in guardia
i suoi ascoltatori di allora e anche noi,
che, se non siamo davvero forti nella fede e non ci difendiamo
con tutte le armi a disposizione e facendoci aiutare,
finiamo per cadere sotto le sue morse e arti di seduzione,
pagando anche lo scotto della presunzione.
È questa la ragione per cui Gesù ci sta avvisando,
per farci sapere che, se con lui non può,
con noi può più di quanto possiamo immaginare.
In guardia dunque, senza aver paura.
Perché, se lo chiediamo, Gesù ci aiuterà.

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Vi do la mia pace.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 14, 27-31a

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate.
Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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