Mons. Costantino Di Bruno – Commento alle letture del 5 Ottobre 2019

Il commento alle letture del 5 Ottobre 2019 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

I vostri nomi sono scritti nei cieli

Bar 4,5-12.27-29; Sal 68; Lc 10,17-24

Nelle Parole di Gesù non esiste mai contraddizione o opposizione o negazione o contrasto tra una Parola e un’altra. A volte la forma letteraria potrebbe essere diversa. Ma l’essenza è sempre una. Oggi Gesù dice ai suoi discepoli: Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli”. Sapere che i demoni si sottomettono, che vengono da noi scacciati, perché non deve essere un motivo di gioia? Le motivazioni ce le offre il Vangelo secondo Matteo. Perché scacciare i demòni non apre per noi le porte del Paradiso. Possiamo anche scacciare miliardi di demòni, ma le porte resteranno chiuse.

Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano! Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande» (Mt 7,13-27).

I nomi nel cielo li scrive solo l’obbedienza ad ogni Parola che è uscita dalla bocca di Gesù. Chi osserva tutto il Discorso della Montagna di certo porta scritto il proprio nome nei cieli. Deve però preoccuparsi di obbedire sempre alla Parola di Gesù. Se cade nel peccato, subito il nome viene tolto e l’uomo rimane senza vita eterna. La fedeltà alla Parola del Signore deve essere senza alcuna interruzione. Se si esce dal Vangelo, si esce dal cielo. Si ritorna nel Vangelo, si ritorna nel cielo. Bisogna prestare attenzione a non giocare ad uscire e ad entrare, si potrebbe uscire senza più entrare.

I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli». In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

Se gli Apostoli scacciano i demòni e non devono rallegrarsi, perché quest’opera non conferisce loro il diritto di andare in Paradiso, cosa direbbe oggi a noi il Signore che abbiamo lasciato liberi tutti i diavoli dell’inferno, senza opporre loro alcun contrasto, anzi dichiarando che il nome di ogni uomo che è sulla terra è già scritto nei cieli? Evidentemente una qualche divergenza tra la Parola di Cristo Gesù e quella dei suoi discepoli c’è. Poiché io credo con fede convinta che solo quella di Gesù è parola di vita eterna, ripudio tutte le altre parole. Ma permetterò che solo una di esse occupi la mia mente. Sono parole di Satana con le quali si serve per ingannare i discepoli di Gesù e per loro tramite il mondo intero. La misericordia predicata da Satana e dai suoi schiavi è infinitamente differente dalla misericordia predicata da Cristo Gesù e dai suoi martiri. Quella di Satana è per la dannazione. Quella di Gesù è per la salvezza eterna.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate i cristiani predicatori della sola misericordia di Gesù.

Fonte@MonsDiBruno

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