Mons. Costantino Di Bruno – Commento alle letture del 23 Maggio 2019

Il commento alle letture del 23 Maggio 2019 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

Rimanete nel mio amore

At 15,7-21; Sal 95; Gv 15, 9-11

La Legge è la sola via possibile per amare. Si ama solo compiendo la volontà del Signore, sia in ciò che essa proibisce e sia in ciò che essa comanda. Mai potrà esistere il vero amore, quello che viene da Dio e che dona ogni vita, fuori della Legge. Il Libro dei Salmi inizia con il proclamare beato chi non cammina per la via della stoltezza.

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi, non resta nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli arroganti, ma nella legge del Signore trova la sua gioia, la sua legge medita giorno e notte. È come albero piantato lungo corsi d’acqua, che dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce bene. Non così, non così i malvagi, ma come pula che il vento disperde; perciò non si alzeranno i malvagi nel giudizio né i peccatori nell’assemblea dei giusti, poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti, mentre la via dei malvagi va in rovina (Sal 1,1-6).

Il Salmo 119 è tutta una preghiera del giusto finalizzata alla conoscenza e comprensione perfetta della Legge del Signore, perché lui mai vorrà uscire da essa. Lui la vorrà amare così come si ama l’Autore di essa, senza alcuna differenza. Dio e la sua Legge sono una cosa sola. Si ama Dio amando la Legge. Si ama la Legge amando Dio. Mai si deve separare la Legge del Signore e il Signore dalla Legge.

Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti e la custodirò sino alla fine. Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge e la osservi con tutto il cuore. Guidami sul sentiero dei tuoi comandi, perché in essi è la mia felicità. Piega il mio cuore verso i tuoi insegnamenti e non verso il guadagno. Distogli i miei occhi dal guardare cose vane, fammi vivere nella tua via. Con il tuo servo mantieni la tua promessa, perché di te si abbia timore. Allontana l’insulto che mi sgomenta, poiché i tuoi giudizi sono buoni. Ecco, desidero i tuoi precetti: fammi vivere nella tua giustizia. Venga a me, Signore, il tuo amore, la tua salvezza secondo la tua promessa. A chi mi insulta darò una risposta, perché ho fiducia nella tua parola. Non togliere dalla mia bocca la parola vera, perché spero nei tuoi giudizi. Osserverò continuamente la tua legge, in eterno, per sempre. Camminerò in un luogo spazioso, perché ho ricercato i tuoi precetti. Davanti ai re parlerò dei tuoi insegnamenti e non dovrò vergognarmi. La mia delizia sarà nei tuoi comandi, che io amo. Alzerò le mani verso i tuoi comandi che amo, mediterò i tuoi decreti (Sal 119 (118), 33-48).

Gesù ci chiede di rimanere nel suo amore. Si rimane nel suo amore rimanendo nella sua Legge. Ma qual è la Legge di Cristo Gesù? È la volontà di Dio rivelata nell’Antico Testamento e da Lui portata a compimento. È ogni Parola del suo Vangelo, cui va una obbedienza sempre tenendo fissi su di Lui, come Lui li teneva fissi sul Padre suo. è l’obbedienza allo Spirito Santo e alla nuova natura da Lui creata in ogni sacramento della salvezza. Questa obbedienza è essenza, sostanza, verità dell’amore che Cristo Gesù ci chiede. Un papa può amare solo obbedendo alla sua verità di papa e così un vescovo, un presbitero, un diacono, un cresimato, un battezzato. Chi riceve l’Eucaristia deve una obbedienza specialissima allo Spirito Santo. A questa obbedienza sempre si deve aggiungere quella dovuta alla speciale vocazione e missione di ciascuno. La perfezione dell’amore è l’obbedienza al nostro personale carisma. Chi vuole rimanere nell’amore di Gesù, deve restare in queste obbedienze.

Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.

Oggi dobbiamo denunciare la moderna profezia sull’amore. Questa profezia è falsa perché separa l’amore da ogni Legge dell’amore voluta e stabilita da Dio, da viversi in Cristo, nella sapienza dello Spirito Santo. O si ritorna alla Legge divina, o non vi è alcuna possibilità che si viva di vero amore. Senza Legge l’amore è il più mostruoso e abominevole degli egoismi. Ma ormai è questa falsa profezia che governa i cuori.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che i cristiani si convertano alla Legge dell’amore.

Fonte | @MonsDiBruno

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