Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 7 Gennaio 2021

Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino

GIOVEDÌ 7 GENNAIO (Mt 4,12-17.23-25)

Gesù inizia la sua missione in mezzo al suo popolo, invitando alla conversione. È giusto ricordare quanto spesse volte è stato manifestato in queste pagine, specie oggi, tempo in cui tutto si sta riducendo a morale senza alcuna verità, perché si tratta di una morale senza Vangelo, senza grazia, senza Cristo, senza lo Spirito del Signore, senza la Chiesa una, santa, cattolica, apostolica. Siamo chiamati alla conversione. Ma a cosa ci si deve convertire? Al Vangelo. A quale parola del Vangelo? Ad ogni Parola. A tutte le Parole. A cosa ancora ci si deve convertire? Al Regno di Dio. Ci si converte al Regno, divenendo con un Cristo Gesù un solo corpo, una sola vita. Questo può avvenire solo attraverso il sacramento del battesimo. Convertirsi al Vangelo non è sufficiente. Convertirsi al Regno neanche è sufficiente. Ci si deve convertire al Vangelo per divenire Regno di Dio. Si può divenire Regno di Dio convertendosi al Vangelo. Si predica il Vangelo perché si diventi vita di Cristo nel mondo. Conversione al Vangelo, conversione al Regno, conversione a Gesù sono e devono rimanere in eterno una cosa sola. Mai se ne potranno fare tre cose separate, distinte, differenti, slegate, ognuna per sé. Vanno conservate nella loro unità. La conversione è una e molteplice.

Se la conversione al Vangelo, al Regno, a Cristo Signore sono la sola via della vera salvezza dell’uomo, perché oggi si dice da più parti che ogni religione è via per la vera salvezza? Se non era via buona per avere la salvezza la Legge di Mosè, quella contenuta per intenderci nel Pentateuco, nei Profeti, nei Salmi e da questa Legge ci si doveva convertire a Cristo, al suo Vangelo, al suo Regno – noi sappiamo che questa Legge era la più perfetta perché rivelata direttamente da Dio al suo popolo – come possiamo affermare che ogni religione è buona per essere graditi a Dio e che per essa l’uomo può tornare alla vera sorgente del suo essere e del suo operare? Evidentemente c’è qualcosa che non funziona nella nostra predicazione. Se Gesù vuole un solo gregge e un solo pastore, perché noi predichiamo molti greggi e molti pastori? Se Gesù chiede agli Apostoli di fare discepoli tutte le genti, i discepoli degli Apostoli allo stesso modo che gli Apostoli sono discepoli di Gesù, perché noi gridiamo ai quattro venti che a Gesù non serve alcun discepolo? Evidentemente in noi c’è un grande distacco dalla Carta del Vangelo e anche dallo Spirito Santo, dal momento che viene totalmente dichiarata nulla la sua Parola, la sua Carta Magna.

In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: «Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta». Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino». Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.

Che le nostre teorie di salvezza sono vera menzogna, ogni giorno ce lo svela la storia. Molti si stanno ritirando dalla confessione della fede in Cristo Gesù. Senza la fede in Cristo anche la morale viene meno. Grazia e verità si allontanano da noi. Anziché camminare nella luce avanziamo nelle tenebre. Non generiamo vita nel mondo, ma solo morte, molta morte. Prima rinneghiamo Cristo Signore, poi invochiamo Dio perché risolva tutti i nostri disastri materiali e spirituali. Va gridato con fortezza di Spirito Santo che la vera salvezza è nella conversione al Vangelo, al Regno, a Cristo, alla Chiesa. Mai potrà esistere una vera conversione senza vera conversione alla Chiesa. Vangelo, Regno di Dio, Cristo Gesù, Chiesa devono essere e rimanere una sola conversione.

Madre della Redenzione, Angeli, Santi, otteneteci la vera conversione del cuore.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.

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