Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 6 Aprile 2022

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MERCOLEDÌ 06 APRILE – QUINTA SETTIMANA DI QUARESIMA [C]

Gesù allora disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».

Oggi sul concetto di libertà regnano infiniti errori e altrettante confusioni. Diciamo fin da subito che La libertà dell’uomo è nella conoscenza della verità. La verità è dalla Parola di Cristo. La verità è Cristo. La verità non si conosce solo con la mente, ma anche con il cuore e con il corpo. Conosce la verità chi diviene un solo corpo, una sola vita, una sola anima con Cristo Signore. È il peccato, la disobbedienza alla Parola il carcere della schiavitù dell’uomo. La Parola di Gesù è la Legge della vera libertà. Non c’è libertà per chi non vive nel Vangelo di Cristo Signore. L’Apostolo Paolo, nella Lettera ai Galati, ci ammonisce perché non confondiamo Libertà e libertinaggio. La libertà è nella sequela dello Spirito. Il libertinaggio nella sequela della carne. È libero chi produce i frutti dello Spirito. È schiavo chi compie le opere della carne.

Per l’uomo, e anche per il cristiano, libertà oggi è fare ciò che si vuole, come si vuole. Non avere più alcun principio soprannaturale di verità da cui nasce la sana moralità, il retto agire secondo il volere del Creatore, Signore, Salvatore dell’uomo. Oggi tutto è libertà. Libertà è rinnegare il Signore, uccidere, adulterare, rubare, dire falsa testimonianza, desiderare la donna di altri o l’uomo di altre. Libertà è disobbedienza ad ogni legge naturale o rivelata. Libertà è seguire gli istinti che spesso riducono l’uomo ad una larva umana. Oggi libertà è inseguire ogni vizio, ogni istinto, ogni disordine sessuale. Oggi libertà è svestirsi di ogni virtù e indossare ogni vizio. Tutto questo è frutto della dilagante idolatria nella quale tutti stiamo precipitando.

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Il Vangelo è regola morale da osservare. Non è un parola da ascoltare. Un aereo è nella sua libertà quando vola nei cieli. Un treno è nella libertà quando corre sul binario. Una nave è nella libertà quando naviga negli oceani.  Un uomo è nella libertà quando anche lui rispetta il fine per cui è stato creato e il fine è uno solo: essere in obbedienza sempre al suo Dio. Quando ci si pone fuori dall’obbedienza non si è più nella libertà, si è invece nella grande schiavitù della morte e del peccato. È verità: l’uomo più cade nel peccato e più si inabissa in esso. È come una pietra sul ciglio di un burrone: se precipita, si arresta solo quando avrà toccato il fondo. Chi precipita solo per l’onnipotente grazia del Signore potrà risalire nuovamente verso l’alto. La sua onnipotenza il Signore ce la rivela e ce la dona in Cristo Gesù, per opera dello Spirito, mediante la mediazione necessaria e indispensabile della Chiesa.

Poiché oggi  da più parti si sta insegnando che la Chiesa non è più necessaria nel dono della grazia e dello Spirito Santo, dal momento che tutte le religioni sono via di vera salvezza, si sta condannando il mondo a vivere sotto la perenne schiavitù del peccato. Oggi non si crede più nella Parola di Gesù: “Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”. Ecco la condizione per essere liberi: “rimanere nella parola di Gesù, divenire veri suoi discepoli”.

Parola e discepolato di Cristo Gesù sono necessari per essere liberi da ogni schiavitù del male. Oggi oltre alla dichiarazione di non necessità di rimanere nella Parola si sta affermando anche la non necessità dell’altra condizione posta da Gesù: essere suoi discepoli. Chi afferma queste cose sono proprio quanti dovrebbero affermarle e cioè quanti si dicono cristiani. Quanti si dichiarano pubblicamente cristiani, ma poi tradiscono e rinnegano Cristo Gesù con le parole e con i fatti, vendendolo al pensiero del mondo.  Vendere Cristo al pensiero del mondo è già vera schiavitù.

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LEGGIAMO IL TESTO DI Gv 8,31-42

Quale verità l’uomo deve conoscere per divenire davvero libero? La verità è quella che porta Cristo Gesù nella sua Persona e nelle sue due nature. Lui veramente viene dal cielo, ma non viene come viene un Angelo. Lui nel cielo, nell’eternità è il Figlio Unigenito del Padre. Lui come Figlio Unigenito del Padre viene facendosi carne per operare la redenzione dell’umanità.

La verità di Gesù è che Lui è vero Dio e vero uomo. È il vero Dio nel vero uomo e il vero uomo nel vero Dio, perché Lui è il Dio che si è fatto uomo. Questa verità è in eterno solo sua e di nessun altro e questa verità fa la differenza con ogni altro uomo. Madre di Dio, facci liberi in Cristo. Attesteremo al mondo cosa è la vera libertà.