Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 31 Gennaio 2021

Un insegnamento nuovo, dato con autorità

DOMENICA 31 GENNAIO (Mc 1,21-28)

Insegnare con autorità si riveste di due verità. La prima verità dice che non vi sono altre parole che possano aggiungere qualcosa. La parola ascoltata è la sola vera, la sola perfetta, la sola che dona piena luce alla mente, la sola che riempie il cuore. Non vi sono altre parole. Si può girare il cielo e la terra per trovare altre parole, ma non se ne troveranno. Che non succeda né a noi e né ad altri quanto è accaduto con Eliseo: “Elia prese il suo mantello, l’arrotolò e percosse le acque, che si divisero di qua e di là; loro due passarono sull’asciutto. Appena furono passati, Elia disse a Eliseo: «Domanda che cosa io debba fare per te, prima che sia portato via da te». Eliseo rispose: «Due terzi del tuo spirito siano in me». Egli soggiunse: «Tu pretendi una cosa difficile! Sia per te così, se mi vedrai quando sarò portato via da te; altrimenti non avverrà». Mentre continuavano a camminare conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elia salì nel turbine verso il cielo. Eliseo guardava e gridava: «Padre mio, padre mio, carro d’Israele e suoi destrieri!». E non lo vide più. Allora afferrò le proprie vesti e le lacerò in due pezzi. Quindi raccolse il mantello, che era caduto a Elia, e tornò indietro, fermandosi sulla riva del Giordano.

Prese il mantello, che era caduto a Elia, e percosse le acque, dicendo: «Dov’è il Signore, Dio di Elia?». Quando anch’egli ebbe percosso le acque, queste si divisero di qua e di là, ed Eliseo le attraversò. Se lo videro di fronte, i figli dei profeti di Gerico, e dissero: «Lo spirito di Elia si è posato su Eliseo». Gli andarono incontro e si prostrarono a terra davanti a lui. Gli dissero: «Ecco, fra i tuoi servi ci sono cinquanta uomini vigorosi; potrebbero andare a cercare il tuo signore nel caso che lo spirito del Signore l’abbia preso e gettato su qualche monte o in qualche valle». Egli disse: «Non mandateli!». Insistettero tanto con lui che egli disse: «Mandateli!». Mandarono cinquanta uomini, che cercarono per tre giorni, ma non lo trovarono. Tornarono da Eliseo, che stava a Gerico. Egli disse loro: «Non vi avevo forse detto: “Non andate”?»” (2Re 2,8-18). Questi uomini persero tre giorni, noi spesso perdiamo una vita. Anziché ascoltare la Parola detta a noi dal Signore. Sciupiamo una vita perché non crediamo in quanto è stato a noi annunziato e chiesto. Altre parole non esistono.

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

La seconda verità che va messa in luce è l’obbedienza che ogni creatura è chiamata a dare alla parola. Se non vi sono altre parole, l’obbedienza è la sola risposta che si possa dare alla parola a noi data con autorità. Tutte le creature, Angeli, demòni, ogni elemento dell’universo, ascoltano la parola di Gesù e danno immediata obbedienza. La parola detta con autorità è anche comando. Al comando si obbedisce. Solo l’uomo può disobbedire, ribellandosi, rifiutandosi di ascoltare. Ma con quali conseguenze? Poiché la Parola di Gesù è la sola Parola di verità, luce, vita eterna, benedizione, grazia, santità, giustizia, pace, chi non obbedisce alla sua Parola si incammina per sentieri di morte. In verità è già nella morte. Il suo rifiuto di obbedire ratifica questo cammino che condurrà di certo alla morte eterna. Cercare altre parole di vita è solo tempo sprecato, energie vanamente consumate. La vita eterna è solo nell’obbedienza a questa Parola. Se esistessero altre parole, quella di Gesù non sarebbe una parola detta con autorità. Sarebbe una parola e un insegnamento come tutte le altre parole e insegnamenti.

Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fate che crediamo nella Parola di Gesù.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.

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