Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 30 Ottobre 2019

Il commento alle letture del 30 Ottobre 2019 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

Nel video, la lettura del testo del commento di mons. Costantino.

Sforzatevi di entrare per la porta stretta

Rm 8,26-30; Sal 12; Lc 13,22-30

Nel Nuovo Testamento esistono diversi cataloghi di vizi che escludono dal regno eterno di Dio. Riportiamone alcuni: Lettera ai Romani, Lettera Prima ai Corinzi, Lettera Prima a Timoteo, Apocalisse. Ve ne sono altri, ma ben racchiusi in questi quattro.

Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; infatti, le loro femmine hanno cambiato i rapporti naturali in quelli contro natura. Similmente anche i maschi, lasciando il rapporto naturale con la femmina, si sono accesi di desiderio gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi maschi con maschi, ricevendo così in se stessi la retribuzione dovuta al loro traviamento. E poiché non ritennero di dover conoscere Dio adeguatamente, Dio li ha abbandonati alla loro intelligenza depravata ed essi hanno commesso azioni indegne: sono colmi di ogni ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di lite, di frode, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, arroganti, superbi, presuntuosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. E, pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo le commettono, ma anche approvano chi le fa (Rm 1,26-32).

Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adùlteri, né depravati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né calunniatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. E tali eravate alcuni di voi! Ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio (1Cor 6,9-11). Noi sappiamo che la Legge è buona, purché se ne faccia un uso legittimo, nella convinzione che la Legge non è fatta per il giusto, ma per gli iniqui e i ribelli, per gli empi e i peccatori, per i sacrìleghi e i profanatori, per i parricidi e i matricidi, per gli assassini, i fornicatori, i sodomiti, i mercanti di uomini, i bugiardi, gli spergiuri e per ogni altra cosa contraria alla sana dottrina, secondo il vangelo della gloria del beato Dio, che mi è stato affidato (1Tm 1,8-11). E aggiunse: «Non mettere sotto sigillo le parole della profezia di questo libro, perché il tempo è vicino. Il malvagio continui pure a essere malvagio e l’impuro a essere impuro e il giusto continui a praticare la giustizia e il santo si santifichi ancora. Beati coloro che lavano le loro vesti per avere diritto all’albero della vita e, attraverso le porte, entrare nella città. Fuori i cani, i maghi, gli immorali, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna! (Ap 22,10-15).

Che significa allora sforzarsi di entrare per la porta stretta? Significa che chi vuole avere in eredità il regno dei cieli non si deve trovare in questi cataloghi di vizi. Essi escludono dal regno eterno. Ma basta uscire dai cataloghi per eredità la vita eterna? Neanche questo è sufficiente. Si deve percorre la via della Parola di Gesù. Si lascia il vizio, ci si converte al Vangelo, si diviene corpo di Cristo, si rimane in esso per sempre. È il corpo di Cristo il veicolo che porta dalla terra nel Paradiso. In esso si deve salire.

Passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».

Oggi stiamo vivendo in un tempo in cui si assiste alla “rottamazione” del veicolo costruito da Dio, per Cristo, nello Spirito Santo. In verità altri veicoli non esistono, perché altri veicoli non liberano dai vizi. Negli altri veicoli si rimane nei cataloghi dei vizi. L’invenzione più “bella” l’hanno pensata proprio i cristiani. Hanno abolito ogni veicolo, perché hanno abolito la strada stretta, perché hanno abolito l’inferno. Nel Paradiso non si va più per conversione, ma per natura. Siamo uomini, siamo salvi.

Madre di Dio, Angeli, Santi, liberate il popolo cristiano da ogni menzogna e falsità.

Fonte@MonsDiBruno

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