Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 27 Febbraio 2021

Egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni

SABATO 27 FEBBRAIO (Mt 5,43-48)

Il nostro Dio, il solo Dio vivo e vero, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo, non ha creato la terra e tutto ciò che vi è in essa, per un solo uomo o per un gruppo di uomini. L’ha creata facendone dono ad ogni uomo. Leggiamo il testo sacro: “Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra». Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno” (Gen 1,26-31). Essendo l’uomo ad immagine e a somiglianza di Dio, tutto ciò che lui fa, deve farlo a vantaggio, a beneficio di ogni uomo. Lui deve attingere dalla terra quanto basta al suo corpo, al suo spirito, alla sua anima, ogni altra cosa deve condividerla con i suoi fratelli. Questa regola di giustizia il Signore l’ha racchiusa nei suoi Comandamenti. Alla regola della giustizia ha aggiunto la regola della santità o dell’amore universale. Anche i frutti del suo cuore che sono amore, misericordia, bontà, carità, elemosina e ogni altro bene deve riversarli su ogni uomo, buono, cattivo, giusto, ingiusto, senza fare alcuna distinzione.

Cristo Gesù non è morto per i giusti ma per i peccatori: “Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui. Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione” (Rm 5,16-11). Poiché il cristiano è vero corpo di Cristo, anche lui deve morire perché il Padre doni vita al mondo. Se deve morire, potrà mai limitare il suo amore ai soli giusti, escludendo quanti da lui sono ritenuti empi e peccatori? L’amore è proprio questo: dare di più a chi ha bisogno di più. Giusti ed empi hanno bisogno di più e ad essi si deve dare tutto, anche la vita per la loro conversione. Miracolo dell’amore.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Essere perfetti come è perfetto il Padre nostro celeste questo significa: dare la nostra vita per la salvezza del mondo. Ma anche rendere partecipe della nostra carità, misericordia, perdono, benevolenza ogni altro uomo. È per il nostro amore che l’altro si converte. È la per la nostra misericordia che il mondo crede nel Vangelo. Dalla nostra fede nel Vangelo trasformato in opera di grande carità e misericordia, sempre il Signore darà la grazia della salvezza per Cristo, in Cristo, con Cristo. Chi potrà vivere questa regola divina di fare il bene? Solo chi cresce in grazia, sapienza, grande povertà in spirito, sempre mosso e governato dallo Spirito Santo.

Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fate che cresciamo in sapienza e grazia.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.

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