Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 24 Aprile 2022

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24 APRILE – SECONDA DOMENICA DI PASQUA [C]

Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

Ogni cristiano – papa, vescovo, presbitero, diacono, cresimato, battezzato – è chiamato a vivere ogni cosa perché attraverso ogni momento della sua vita ogni uomo giunga alla fede in Cristo Gesù. Perché l’Apostolo Giovanni ha scritto il Vangelo? Perché ascoltando il suo racconto ogni uomo giunga alla fede che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e credendo abbia la vita nel suo nome. Questo principio così è sviluppato dall’Apostolo Paolo nella Lettera ai Filippesi:

Quindi, miei cari, voi che siete stati sempre obbedienti, non solo quando ero presente ma molto più ora che sono lontano, dedicatevi alla vostra salvezza con rispetto e timore. È Dio infatti che suscita in voi il volere e l’operare secondo il suo disegno d’amore. Fate tutto senza mormorare e senza esitare, per essere irreprensibili e puri, figli di Dio innocenti in mezzo a una generazione malvagia e perversa. In mezzo a loro voi risplendete come astri nel mondo, tenendo salda la parola di vita. Così nel giorno di Cristo io potrò vantarmi di non aver corso invano, né invano aver faticato. Ma, anche se io devo essere versato sul sacrificio e sull’offerta della vostra fede, sono contento e ne godo con tutti voi. Allo stesso modo anche voi godetene e rallegratevi con me” (Fil 2,12-18). “Fratelli, fatevi insieme miei imitatori e guardate quelli che si comportano secondo l’esempio che avete in noi. Perché molti – ve l’ho già detto più volte e ora, con le lacrime agli occhi, ve lo ripeto – si comportano da nemici della croce di Cristo. La loro sorte finale sarà la perdizione, il ventre è il loro dio. Si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi e non pensano che alle cose della terra. La nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose” (Fil 3,17-21).  Chi si comporta da nemico della croce di Cristo, non avvicina e non attrae a Cristo. Mentre il cristiano è chiamato ad essere purissima luce di Cristo al fine di attrarre a Cristo ogni uomo.

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LEGGIAMO IL TESTO DI Gv 20,19-31

Anche l’Apostolo Pietro dona ai discepoli una regola perché possano attrarre a Cristo, manifestando la bellezza della loro vita in Cristo: “E infine siate tutti concordi, partecipi delle gioie e dei dolori degli altri, animati da affetto fraterno, misericordiosi, umili. Non rendete male per male né ingiuria per ingiuria, ma rispondete augurando il bene. A questo infatti siete stati chiamati da Dio per avere in eredità la sua benedizione. Chi infatti vuole amare la vita e vedere giorni felici trattenga la lingua dal male e le labbra da parole d’inganno, eviti il male e faccia il bene, cerchi la pace e la segua, perché gli occhi del Signore sono sopra i giusti e le sue orecchie sono attente alle loro preghiere; ma il volto del Signore è contro coloro che fanno il male. E chi potrà farvi del male, se sarete ferventi nel bene? Se poi doveste soffrire per la giustizia, beati voi! Non sgomentatevi per paura di loro e non turbatevi, ma adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza, perché, nel momento stesso in cui si parla male di voi, rimangano svergognati quelli che malignano sulla vostra buona condotta in Cristo” (1Pt 3,8-18). Se il cristiano non scrive tutta la sua vita perché sorga da essa la vera fede in Cristo Gesù, essa è stata scritta secondo le regole del mondo, non certo secondo le regole che lo Spirito Santo ci ha dato perché osservandole la nostra scrittura fosse perfetta. Ora è cosa giusta che ognuno si chieda: sto scrivendo la mia vita tutta finalizzata a che ogni uomo leggendola creda nella più alta e profonda verità di Gesù Signore? Se noi non la stiamo scrivendo, urge che iniziamo fin da subito senza più sciupare un attimo. La Madre di Dio ci aiuti.