Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 21 Dicembre 2019

Il commento alle letture del 21 Dicembre 2019 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

Il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo

SABATO 21 DICEMBRE (Lc 1,39-45)

In Maria, nella Vergine di Nazaret, è avvenuto ciò che mai una mente umana avrebbe potuto immagine: Il Verbo si è fatto carne. Dio si è fatto veramente uomo. Il Figlio Unigenito del Padre ha assunto la nostra umanità. A iniziare da Lucifero nell’eternità, passando per la prima donna e il primo uomo, giungendo fino ai nostri giorni, un terzo di angeli e molti uomini hanno deciso, decidono di farsi Dèi. In verità sono solo angeli e solo uomini. In Maria invece è Dio che si è fatto vero uomo. Quanto è avvenuto in Lei mai più potrà accadere. Non è accaduto prima. Non accadrà mai più in eterno. Uno solo è il Figlio di Dio che si è fatto vero uomo, vera carne. Ma vi è un’altra cosa singolarissima che si è compiuta in Maria, precedendo e anticipando quanto sarebbe avvenuto a partire dal giorno della Pasqua o della Pentecoste, a seconda che si faccia riferimento al Vangelo secondo Giovanni o agli Atti degli Apostoli. Qual è questa cosa singolarissima? Maria è colma di Spirito Santo. Dallo Spirito è mossa, spinta perché si rechi subito nella casa di Zaccaria. In questa casa, per Lei, per il suo alito, la sua voce o soffio vitale, lo Spirito Santo si è posato su Elisabetta. Questa subito, illuminata dallo Spirito del Signore, ha visto tutto il mistero che si è compiuto in Maria. Inoltre lo Spirito Santo si è posato sul bambino portato in grembo, colmandolo di sé.

Per Maria si è realizzata la parola detta dall’Angelo Gabriele a Zaccaria nel tempio:
“Sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre”. Sappiamo che nell’Antico Testamento era sempre il Signore a dare lo Spirito Santo. Mai esso è passato da un uomo ad un altro uomo. Questa passaggio da uomo a uomo non è avvenuto neanche con Mosè. Sui settanta anziani è stato il Signore a prendere parte dello Spirito che era su Mosè a posarlo su quanti erano stati scelti a governare il popolo del Signore assieme a lui. Maria diviene così vera immagine della Chiesa. Dopo la sua gloriosa risurrezione Gesù aliterà il suo Spirito sugli Apostoli e da questi lo Spirito sarà alitato su ogni altro uomo che si convertirà alla loro Parola, sempre annunziata ad essi nello Spirito Santo e per lo Spirito Santo che è in essa; si convertiranno e accoglieranno Cristo come unica e sola sorgente di vita eterna. Se gli Apostoli non sono pieni di Spirito Santo, come la Vergine Maria, come Cristo Gesù, avranno un alito sterile che mai produrrà un solo frutto di salvezza. Potranno dare anche lo Spirito Santo attraverso la celebrazione dei sacramenti, ma questo Spirito, senza essere preceduto dallo Spirito della Parola, Spirito di conversione e di attrazione dei cuori a Cristo Signore, produrrà ben pochi frutti. La sterilità della vita cristiana è nella pochezza di Spirito Santo.

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Ogni uomo ha contatto con il soffio di Spirito Santo, che è nell’Apostolo del Signore e in quanti annunziano la Parola, deve fare la stessa professione di fede dei due discepoli di Emmaus: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?» (Lc 24,32). Se il discepolo di Gesù parla e il cuore di chi ascolta non arde e non brucia di Spirito Santo, è segno che colui che annunzia è privo di Esso. Il suo cuore non arde. Neanche il cuore di chi ascolta potrà mai ardere. Quanto è avvenuto nella casa di Zaccaria deve avvenire ogni giorno nella casa del mondo. Il cristiano, mosso dallo Spirito, entra in questa casa, saluta con un saluto carico di Spirito Santo, la luce di Dio entra nel cuore e lo incendia. Si accoglie il mistero, si aderisce a Cristo. Ci si lascia rinnovare dalla sua grazia e verità, si diviene nuove creature. Tutto questo avviene perché l’alito è ricco di Spirito Santo, luce, verità, convincimento. Un cuore privo di Spirito Santo può seminare solo tenebre e oscurità.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che ogni discepolo di Gesù sia colmo di Spirito Santo.

Fonte@MonsDiBruno

Read more

Local News