Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 21 Aprile 2022

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GIOVEDÌ 21 APRILE – OTTAVA DI PASQUA [C]

Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni.

Siamo nel Cenacolo. È la sera del primo giorno dopo il sabato, il giorno cioè della gloriosa risurrezione di Gesù Signore. Gesù compie quelle sue parole che vengono a noi rivelate dal Vangelo secondo Giovanni: il dono dello Spirito Santo senza misura: “ Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito. Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.

Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui (Gv 3,31-36). Prima Gesù rivela che il mistero di morte e di risurrezione è il pieno e perfetto compimento di tutto ciò che di Lui è scritto nella Legge, nei Profeti, nei Salmi. Spiegare non significa comprendere. Tra la spiegazione, l’insegnamento, l’annuncio della verità e la sua comprensione vi è l’abisso che separa la nostra carne dallo Spirito Santo. Come fare perché gli Apostoli entrino nella verità della Scrittura? Donando loro lo Spirito Santo. Questo significa la frase: “Aprì loro la mente per comprendere le Scrittura”.

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Come l’annuncio è un dono del Padre. Così anche la comprensione di quanto viene annunciato è un dono del Padre. Il Padre ci fa l’uno e l’altro dono per mezzo di Cristo Gesù. Questo ieri nel Cenacolo. Dopo la gloriosa ascensione al cielo di Gesù Signore, l’uno e l’altro dono il Padre lo fa per mezzo degli Apostoli e in comunione gerarchica con loro, attraverso ogni altro membro del suo corpo. Ecco come l’Apostolo Paolo chiede questo dono al Padre: “Perciò anch’io, avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell’amore che avete verso tutti i santi, continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l’efficacia della sua forza e del suo vigore” (Ef 1,15-19).

Poiché la mente viene aperta per comprendere le Scrittura, questo fine mai potrà essere raggiunto se prima non c’è l’annuncio di Cristo Gesù secondo le Scrittura. Se si annuncia una Scrittura falsa, attestiamo che siamo privi dello Spirito Santo. Chi è privo dello Spirito Santo mai potrà aprire la mente perché comprenda le Scrittura. Scrittura falsa comprensione falsa. Scrittura vera comprensione vera. L’una cosa e l’altra sono date in modo vero, se lo Spirito di Gesù abita senza misura nel cuore di colui che dona la Scrittura e apre la mente alla sua comprensione.  Quando la Scrittura vera non è data, è un brutto segno. Si attesta che si è privi dello Spirito Santo. Al posto della Scrittura diamo i nostri pensieri. Ma se diamo i nostri pensieri, essi sono pensieri di tenebra e non di luce, di falsità e non di verità. Non lavoriamo per la salvezza, ma per la perdizione dell’uomo.

Chi è nello Spirito Santo all’istante sa se la parola che sta ascoltando viene dalla carne o dallo Spirito del Signore. Lo sa perché lo Spirito di Dio si rallegra quando sente parlare se stesso in un altro cuore. Mentre si rattrista se sente che l’altro cuore parla dal suo peccato e proferisce oracoli di peccato. Se invece siamo senza lo Spirito del Signore, ma con lo spirito di Satana in noi, avviene il procedimento inverso. Ci rallegriamo  quando ascoltiamo insegnamenti secondo il mondo. Mentre se ascoltiamo una Parola di luce sorge un moto di odio e di ribellione.  È lo spirito di Satana in noi che odia la verità, odia la luce e si ribella.

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LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 24,35-48

Perché si deve cominciare da Gerusalemme? Perché prima Gesù parlava dal suo mistero incompiuto. Ora con la sua morte in croce e la sua gloriosa risurrezione, il suo mistero è perfetto. Parlando dal suo mistero pienamente compiuto, chi vuole può accogliere Lui, vero e solo Cristo di Dio, e ricevere la benedizione promessa a quanti credono nel suo nome. Ora che il mistero è compiuto, chi non crede è responsabile in eterno presso Dio. La Madre di Gesù ci conduca di fede in fede oggi e sempre.