Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 18 Maggio 2020

Il commento alle letture del 18 Maggio 2020 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

Egli darà testimonianza di me

LUNEDÌ 18 MAGGIO (Gv 15,26-16,4)

La testimonianza che lo Spirito Santo dona a Cristo Gesù è duplice. Di Gesù attesta ciò che ha visto nel cielo e ciò che ha visto sulla terra. La sua testimonianza è purissima verità, perché Lui nell’eternità e nel tempo è stato sempre ed è sempre con Gesù. Il prologo è la sua testimonianza su Cristo Gesù prima della creazione, nella creazione, dopo l’incarnazione: “In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato (Cfr. Gv 1,1-18). Senza la testimonianza dello Spirito Santo nessuno potrà conoscere Cristo nel suo mistero invisibile. Senza la conoscenza del mistero invisibile, neanche il mistero visibile potrà essere mai conosciuto. È il motivo per cui quanti sono senza lo Spirito del Signore, sono anche senza la conoscenza di Gesù. Senza lo Spirito Santo ogni Parola del Signore viene ridotta a menzogna, falsità. Il dramma odierno è proprio questo.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto».

Come lo Spirito Santo rende testimonianza al mistero visibile di Cristo Gesù? Prima di tutto illuminando le menti perché comprendano quanto di Lui è scritto nella Legge, nei Profeti, nei Salmi, in tutto l’Antico e il Nuovo Testamento. La Chiesa sempre vive di questo conforto. È per Lui che la fiamma della verità sempre arde dal roveto della Scrittura, senza mai consumare il Testo Sacro, anzi attingendo da esso sempre verità piena. E poi rafforzando il cuore per una sempre più grande obbedienza alla volontà di Cristo Gesù. San Paolo nella Lettera agli Efesini questo chiede per essere il discepolo di Gesù sempre in una luce piena: “Per il resto, rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza. Indossate l’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete dunque l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove. State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio. In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi” (Ef 6,10-18). Con questa forza interiore nel cuore, frutto della sua pietà, lo Spirito Santo darà quella luce necessaria perché il mistero del Signore sia sempre luminoso dinanzi ai suoi occhi e sempre puro alla sua mente. Nulla si conosce senza lo Spirito Santo. Nulla. Mai.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che mai ci separiamo dalla luce divina dello Spirito.

Fonte@MonsDiBruno

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