Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 18 Aprile 2021

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Aprì loro la mente per comprendere le Scritture

III DOMENICA DI PASQUA 18 APRILE (Lc 24,35-48)

Le Scritture sono state scritte dallo Spirito Santo per mezzo degli agiografi. Lo Spirito le ha rivelate e lo Spirito deve dare la comprensione e l’intelligenza di esse. Lo Spirito dona la comprensione direttamente, ma anche indirettamente per mezzo del corpo di Cristo che è la Chiesa. Ogni comprensione diretta va sempre verificata con la comprensione che viene dal corpo della Chiesa e in modo particolare da quanti sono i custodi della Parola e i suoi ministri. Ma anche custodi e ministri devono vivere sempre in comunione gerarchica: vescovi con il papa, presbiteri con i vescovi e ogni altro discepolo di Gesù sempre deve cercare la comunione con il presbitero e il vescovo. La non conoscenza delle Scritture è non conoscenza di Dio, non conoscenza di Cristo Gesù, non conoscenza dello Spirito Santo, non conoscenza dei misteri divini ed eterni dai quali sono per origine i misteri dell’uomo. Chi non conosce Dio, non si conosce.

Gesù dice ai Giudei che essi scrutano le Scritture, confidano in Mosè, ma non credono né nelle Scritture e né in Mosè: “Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita. Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?» (Gv 5,39-40.45-47). Anche ai sadducei Gesù dice che essi non conoscono le Scritture: “Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe? Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore» (Cfr. Mc 12,18-27). Gli Apostoli conoscevano le Scritture? Neanche loro le conoscevano. Non conoscendo le Scritture non conoscono Cristo Gesù secondo pienezza e purezza di verità. La conoscenza delle Scritture urge sempre. Un giorno senza la conoscenza delle Scritture è un giorno senza verità.

In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».

Basta la conoscenza delle Scritture perché sorga nei cuori la vera fede in Cristo Gesù? Predicare il vero Cristo non basta. È necessario che il Cristo invisibile sia reso manifesto dal Cristo visibile, che è il cristiano, che è vero corpo di Gesù Signore. Il cristiano conosce le Scritture, conosce il vero Cristo e l’annunzia aggiungendo sempre però la visibilità del vero Cristo che vive in lui e per lui si rende manifesto. Senza queste due vie che sono una sola via nel discepolo di Gesù, mai potrà sorgere nei cuori la vera fede in Gesù Signore. Si intravede qualcosa, ma non si vede Cristo.

Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fate che il cristiano manifesti il vero Cristo.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.