Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 12 Novembre 2020

Così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno

GIOVEDÌ 12 NOVEMBRE (Lc 17,20-25)

Con l’ascensione al cielo in corpo e anima, Gesù si sottrae agli occhi della carne. È verità rivelata, che va custodita nel cuore: “Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo»” (At 1,9-11). Questa verità non esclude l’altra, altrettanto rivelata, che Gesù possa manifestarsi ad una persona per manifestargli il suo volere.

Saulo di Tarso non solo ha visto il Signore sulla via di Damasco, in più è stato come preso sempre per mano da Lui e da Lui condotto per le strade di questo mondo: “Mentre ero in viaggio e mi stavo avvicinando a Damasco, verso mezzogiorno, all’improvviso una grande luce dal cielo sfolgorò attorno a me; caddi a terra e sentii una voce che mi diceva: “Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?”. Io risposi: “Chi sei, o Signore?”. Mi disse: “Io sono Gesù il Nazareno, che tu perséguiti”. Quelli che erano con me videro la luce, ma non udirono la voce di colui che mi parlava. Io dissi allora: “Che devo fare, Signore?”. E il Signore mi disse: “Àlzati e prosegui verso Damasco; là ti verrà detto tutto quello che è stabilito che tu faccia”. E poiché non ci vedevo più, a causa del fulgore di quella luce, guidato per mano dai miei compagni giunsi a Damasco. Un certo Anania, devoto osservante della Legge e stimato da tutti i Giudei là residenti, venne da me, mi si accostò e disse: “Saulo, fratello, torna a vedere!”. E in quell’istante lo vidi. Egli soggiunse: “Il Dio dei nostri padri ti ha predestinato a conoscere la sua volontà, a vedere il Giusto e ad ascoltare una parola dalla sua stessa bocca, perché gli sarai testimone davanti a tutti gli uomini delle cose che hai visto e udito. E ora, perché aspetti? Àlzati, fatti battezzare e purificare dai tuoi peccati, invocando il suo nome”. Dopo il mio ritorno a Gerusalemme, mentre pregavo nel tempio, fui rapito in estasi e vidi lui che mi diceva: “Affréttati ed esci presto da Gerusalemme, perché non accetteranno la tua testimonianza su di me”. E io dissi: “Signore, essi sanno che facevo imprigionare e percuotere nelle sinagoghe quelli che credevano in te; e quando si versava il sangue di Stefano, tuo testimone, anche io ero presente e approvavo, e custodivo i vestiti di quelli che lo uccidevano”. Ma egli mi disse: “Va’, perché io ti manderò lontano, alle nazioni”»” (At 22,6-21). Saranno sempre manifestazioni, apparizioni personali, non comunitarie, non universali. Ma anche con Paolo è stata manifestazione personale. Solo Lui ha visto. Nessun altro ha visto.

In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!». Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».

Quando Gesù verrà la seconda volta per operare il giudizio finale su ogni carne, tutti lo vedranno nello stesso momento, da ogni luogo della terra. Nessuno lo vedrà prima e nessuno dopo. L’immagine è quella della folgore che brilla nel cielo. La folgore brilla. Tutti la vedono. Chi non l’ha vista, non può più vederla. Ogni discepolo deve custodire questa fede nel cuore. Come nessuno sa quando una folgore apparirà, così nessuno potrà mai dire quando verrà il Figlio dell’uomo per il giudizio. La storia ha sempre smentito e sempre smentirà quanti dicono il giorno e l’ora della venuta di Gesù. Sempre li ha dichiarati e li dichiarerà falsi profeti. Altra verità che Gesù dona è sulla sequenza degli eventi che riguardano la sua persona: prima dovrà essere crocifisso, prima risorgere, prima salire nella gloria dei cieli, poi, quando il Padre deciderà il giorno e l’ora della sua venuta, Lui apparirà sulle nubi del cielo. Chi crede nella Parola di Gesù mai ingannerà i suoi fratelli e mai si lascerà ingannare. Gesù ha parlato.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci credere nella Parola di Gesù con fede pura e retta.

 

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.

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