Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 12 Dicembre 2020

Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa

SABATO 12 DICEMBRE (Mt 17,10-13)

Il Signore viene per giudicare la terra. Prima del giudizio manderà Elia per invitare ogni uomo alla conversione. Così la venuta del Signore sarà favorevole per chiunque si sarà convertito: “Ecco infatti: sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà – dice il Signore degli eserciti – fino a non lasciar loro né radice né germoglio. Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia e voi uscirete saltellanti come vitelli dalla stalla. Calpesterete i malvagi ridotti in cenere sotto le piante dei vostri piedi nel giorno che io preparo, dice il Signore degli eserciti. Tenete a mente la legge del mio servo Mosè, al quale ordinai sull’Oreb precetti e norme per tutto Israele. Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore: egli convertirà il cuore dei padri verso i figli e il cuore dei figli verso i padri, perché io, venendo, non colpisca la terra con lo sterminio (Mal 3,19-24). Questa profezia viene ripresa dal Siracide e così annunziata: “Allora sorse Elia profeta, come un fuoco; la sua parola bruciava come fiaccola. Egli fece venire su di loro la carestia e con zelo li ridusse a pochi. Per la parola del Signore chiuse il cielo e così fece scendere per tre volte il fuoco. Come ti rendesti glorioso, Elia, con i tuoi prodigi! E chi può vantarsi di esserti uguale? Tu hai fatto sorgere un defunto dalla morte e dagl’inferi, per la parola dell’Altissimo; tu hai fatto precipitare re nella perdizione, e uomini gloriosi dal loro letto. Tu sul Sinai hai ascoltato parole di rimprovero, sull’Oreb sentenze di condanna. Hai unto re per la vendetta e profeti come tuoi successori. Tu sei stato assunto in un turbine di fuoco, su un carro di cavalli di fuoco; tu sei stato designato a rimproverare i tempi futuri, per placare l’ira prima che divampi, per ricondurre il cuore del padre verso il figlio e ristabilire le tribù di Giacobbe. Beati coloro che ti hanno visto e si sono addormentati nell’amore, perché è certo che anche noi vivremo (Sir 48,1-11). Noi però sappiamo che tra la lettera della profezia e il suo compimento vi è la sapienza eterna dello Spirito Santo. Ogni sua parola si compie secondo la verità posta in essa dallo Spirito, non secondo le nostre interpretazioni. Secondo la verità dello Spirito Santo, Elia non viene per preparare il giorno del giudizio finale. Viene invece per preparare i cuori ad accogliere il Messia, il Cristo che sta per venire. Questa è la sua missione. Si accoglie Cristo, si entra nella salvezza di Dio.

Allora i discepoli gli domandarono: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.

Ma non è Elia che risusciterà e verrà sulla nostra terra. Lo Spirito Santo ha rivelato a Zaccaria che il figlio che da lui nascerà sarà pieno di Spirito Santo fin dal grembo della madre. Lo Spirito del Signore che si posa su di lui si manifesterà per mezzo di lui con la stessa forza e potenza con le quali si è manifestato in Elia. Secondo questa rivelazione non è Elia che torna sulla nostra terra. È invece lo Spirito del Signore che in Giovanni si manifesterà con quella forza ed energia con le quali si è manifestato in questo profeta. Poiché si attendeva il ritorno di Elia in carne e ossa, farisei e scribi non lo hanno accolto, non si sono sottoposti al suo battesimo ci conversione con cuore sincero e ricco di fede. In più, istigato da Erodìade, Erode lo ha fatto decapitare. La stessa sorte sarà riservata anche a Gesù. Neanche Lui sarà accolto come Messia del Signore e sarà sottoposto ad ogni supplizio prima spirituale e poi anche fisico e tutto si concluderà con la sua crocifissione e morte. Anche noi oggi possiamo cadere nello stesso peccato. Possiamo interpretarci il Vangelo partendo dal nostro cuore e dare ad esso significati mai pensati, mai voluti dallo Spirito Santo. Sempre daremo significati dalla carne quando non siamo nella piena obbedienza ai Comandamenti. Nel peccato tutto si legge dalla falsità e dalla menzogna. Chi vuole dare verità al Vangelo è obbligato a vivere senza peccato, conducendo una vita di obbedienza alla Parola.

Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fate che viviamo di Parola per la Parola.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.

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