Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 1 Settembre 2020

La sua parola aveva autorità

MARTEDÌ 1 SETTEMBRE (Lc 4,31-37)

La differenza invisibile per essere creduta deve divenire differenza visibile. Non solo nel tempo, ma anche nell’eternità. Oggi si predica e si insegna l’indifferenza ad ogni livello. Si vuole anche l’indifferenza di genere e di specie. Il nostro Dio, il Dio che è Padre del Signore nostro Gesù Cristo, ci avverte che vi sarà differenza eterna tra chi obbedisce e serve il Dio vivo e vero e chi non lo serve, negandogli ogni obbedienza: “Duri sono i vostri discorsi contro di me – dice il Signore – e voi andate dicendo: «Che cosa abbiamo detto contro di te?». Avete affermato: «È inutile servire Dio: che vantaggio abbiamo ricevuto dall’aver osservato i suoi comandamenti o dall’aver camminato in lutto davanti al Signore degli eserciti? Dobbiamo invece proclamare beati i superbi che, pur facendo il male, si moltiplicano e, pur provocando Dio, restano impuniti». Allora parlarono tra loro i timorati di Dio. Il Signore porse l’orecchio e li ascoltò: un libro di memorie fu scritto davanti a lui per coloro che lo temono e che onorano il suo nome. Essi diverranno – dice il Signore degli eserciti – la mia proprietà particolare nel giorno che io preparo. Avrò cura di loro come il padre ha cura del figlio che lo serve. Voi allora di nuovo vedrete la differenza fra il giusto e il malvagio, fra chi serve Dio e chi non lo serve. Ecco infatti: sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà – dice il Signore degli eserciti – fino a non lasciar loro né radice né germoglio. Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia e voi uscirete saltellanti come vitelli dalla stalla. Calpesterete i malvagi ridotti in cenere sotto le piante dei vostri piedi nel giorno che io preparo, dice il Signore degli eserciti” (Mal 3,13-21). Oggi anche questa differenza è stata cancellata, abrogata, dichiarata falsa. L’eternità è senza alcuna separazione.

Gesù inizia la sua missione di salvezza. Cosa testimonia la folla? Che vi è differenza tra Gesù e i loro scribi. La differenza è nelle parole e nelle opere. Gesù ha una parola di autorità. Lui comanda e anche gli spiriti immondi gli obbediscono. Anche la sola Parola è differente da ogni altra parola. Così in Matteo: “Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i loro scribi” (Mt 7,28-29). Nessuna parola sulla terra è simile alla Parola di Gesù Signore. Eppure i suoi discepoli oggi la stanno riducendo a menzogna, falsità. La vogliono senza alcuna autorità e senza alcuna differenza. Si insegna da più parti, anche da alte autorità, che tutti i libri sono uguali, tutte le parole sono uguali, tutte le strade sono uguali. Significa che tutti i pensieri sono uguali. Mentre il Signore tuona dal cielo: “Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri” (Is 55,6-9). Quando si annulla la differenza nelle parole, la si annulla anche nella sostanza, nella natura, nella verità.

In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità. Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male. Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.

O il discepolo di Gesù si veste della differenza che viene da Cristo, dal Padre, dallo Spirito Santo, dalla Parola e dalle opere, oppure la sua presenza nella Chiesa e nel mondo serve solo a creare confusione e ogni disordine veritativo e morale. È il cristiano la luce del mondo e il sale della terra. Differenza invisibile da divenire visibile.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che i cristiani siano differenza visibile in Cristo Gesù.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.

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