Martín Luque – Commento al Vangelo del 10 Gennaio 2022

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Nel primo capitolo del sua vangelo Marco ci racconta che Gesù comincia la sua vita pubblica proclamando il Vangelo di Dio. Forse siamo abituati a queste parole, però vale la pena fermarsi ancora un momento per ascoltarle con tutta la loro forza: Gesù è venuto personalmente a portare buone notizie agli uomini e alle donne che sono disposti ad ascoltarlo con fede.

Un po’ per volta andremo scoprendo nelle pagine del vangelo in che consistono queste buone notizie, ma sin dall’inizio il Signore spiega che per ascoltarle occorre aver voglia di cambiare in noi quello che non va d’accordo con il suo messaggio, per convertirsi e aprire le orecchie del cuore.

Nel passo che oggi leggiamo ci viene anticipato che il vangelo è collegato al fatto che Dio è re e vuole regnare sulla terra. Questo messaggio corre sicuramente il rischio di essere male interpretato, in quanto il suo regno è di un tipo particolare e non è come i regni della terra. Insieme con gli apostoli impareremo che Dio non vuole basare il suo potere sul controllo e sulla forza, ma sul servizio e l’amore reciproco.

Come per gli apostoli, il Signore continua a chiamare ognuna e ognuno di noi a partecipare alla diffusione del vangelo e nello stesso tempo ci pone la domanda: vivo la mia fede come una buona notizia o no? Forse questa è una buona occasione per proporsi di conoscere meglio il senso profondo del messaggio di Gesù e poter così provare con rinnovata forza la gioia dinanzi a notizie tanto buone.

Martín Luque


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