Il Vangelo del giorno, 9 Febbraio 2019 – Mc 6, 30-34

Il commento al Vengelo
del 9 Febbraio 2019
su Mc 6, 30-34

Quarta settimana del Tempo Ordinario
Anno III/C

Colore liturgico: VERDE

  • Periodo: Sabato
  • Il Santo di oggi:
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla
  • Letture del giorno: Eb 13,15-17.20-21; Sal.22; Mc 6, 30-34
  • Calendario Liturgico di Febbraio

Mc 6, 30-34
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini

La fatica e il meritato riposo.

Quello che oggi il vangelo ci narra è un bel momento di intimità, tra Gesù e gli Apostoli, rèduci dalle loro fatiche missionarie. Hanno da raccontare le loro gioie e le loro delusioni, tutto ciò che hanno detto e fatto, ma ciò che appare più evidente agli occhi del loro maestro è la fatica e la stanchezza dei Dodici. Le parole di Gesù hanno accenti materni e pieni di premura per loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un pò».

La calca della gente, l’andirivieni delle persone, l’anelito di annunciare e sanare per adempiere il mandato ricevuto dal Signore, i lunghi e ed estenuanti trasferimenti di villaggio in villaggio, spesso sotto il sole cocente, avevano davvero messo a dura prova la loro resistenza: “non avevano più neanche il tempo di mangiare”. È bello e consolante costatare che Gesù amorevolmente si accorga dei loro e dei nostri disagi, delle loro e nostre stanchezze fisiche e spirituali e ci chiami in disparte per consentirci di riposare. È il richiamo del giorno del Signore, la domenica, ma non solo.

Molto spesso gli apostoli di oggi, nonostante le innumerevoli ed evidentissime testimonianze contrarie, vengono tacciati come nulla facenti. Solo chi lo vive, può comprendere il duro ed indefesso lavoro spirituale e fisico di tanti ministri, spesso posti in situazioni di grande disagio. Non sempre ci si rende conto delle loro situazioni difficili a causa di una mentalità diffusa che ritiene che i preti siano solo da criticare e non da aiutare, definendoli inaccessibili e inossidabili.

Le premure di Gesù verso gli apostoli ora sono spesso trasferite a persone buone, umili e silenziose, che come le pie donne del Vangelo, provvedono alle necessità dei ministri del Signore. C’è però un insegnamento ed un invito per tutti: per non lasciarsi sommergere dalle faccende del mondo e dalle sue frenesie, occorre ogni tanto, come si suol dire “staccare la spina” e cercare un luogo solitario, in disparte, fuori dal ritmo vertiginoso che rischia di travolgerci, per riposare un poco.

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