Il Vangelo del giorno, 9 Dicembre 2018 – Lc 3, 1-6

Il commento al Vengelo del
8 Dicembre 2018 su Lc 3, 1-6

SECONDA SETTIMANA DEL TEMPO DI AVVENTO – Anno III/C

  • Colore liturgico: VIOLA
  • Periodo: Domenica
  • Il Santo di oggi: + II DOMENICA DI AVVENTO
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Grandi cose ha fatto il Signore per noi
  • Letture del giorno: Bar 5, 1-9; Sal.125; Fil 1, 4-6.8-11; Lc 3, 1-6
  • Calendario Liturgico di Dicembre

Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

II DOMENICA DI AVVENTO – ANNO C

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 9 dicembre 2018 anche qui.

Lc 3, 1-6
Dal Vangelo secondo Luca

1Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturea e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell’Abilene, 2sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. 3Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, 4com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! 5Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. 6Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!

  • 09 – 15 Dicembre 2018
  • Tempo di Avvento II
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo C
  • Anno: III
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO

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Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini

Vieni, Signore…

In questa seconda domenica del tempo di avvento la liturgia ci invita, alla speranza nell’attesa del Salvatore, come un annuncio di salvezza, come la fine del dolore e della schiavitù: è giunto il tempo della gioia e della liberazione, con la misericordia e la giustizia di Dio.

Un annuncio che si avvera pienamente con l’apparizione della bontà divina, in Cristo Gesù. Questa gioia nella speranza, san Paolo ce la vuole mostrare come esperienza di fede della sua comunità cristiana di Filippi. Egli si rallegra che essa sta realmente maturando nella comprensione, nella pratica e nella diffusione della buona notizia. Anche per noi, come per i Filippesi, è necessario che la nostra vita di figli di Dio cresca, si consòlidi, si espanda nel senso voluto da Dio. Basta saper accogliere il suo dono.

Quando parliamo di speranza cristiana, come in questa Domenica, c’è sempre il rischio che i fedeli, troppo spesso in preda alle più cocenti delusioni e amareggiati dalle prove dalle vita, ascoltino senza convinzione, rischiando di coinvolgere lo stesso Signore tra coloro che lanciano promesse senza mai realizzarle davvero.

La speranza cristiana fonda le sue solide radici in Cristo. Egli, proiettandoci oltre le vicende umane, ci consente di raggiungere la confortante certezza in un approdo finale della vita, in quell’oceano d’amore che immerge definitivamente in Dio.

Le virtù cristiane ci orientano verso la salvezza eterna e non possono essere confuse con magici medicamenti alle nostre disavventure.

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