Il Vangelo del Giorno, 8 Luglio 2017 – Mt 9, 14-17

Il testo ed il commento al Vangelo di oggi,
8 Luglio 2017 – Mt 9, 14-17

XIII Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

  • Colore liturgico: Verde
  • Periodo: Sabato
  • Il Santo di oggi: Ss. Aquila e Priscilla; S. Adriano III; B. Pietro Vigne
  • Lodate il Signore, perché il Signore è buono.
  • Letture del giorno: Gn 27, 1-5. 15-29; Sal.134; Mt 9, 14-17
  • Calendario Liturgico di Luglio

Mt 9, 14-17
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno. Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Commento al Vangelo del giorno – Mt 9, 14-17

A cura dei Monaci Benedettini

La benedizione in atto.

Nella lettura tratta dalla Genesi, troviamo una madre troppo premurosa verso un figlio, un inganno perpetrato nei riguardi di un cieco, la bestemmia contro Jahvé (v. 20), insomma una losca faccenda famigliare in cui la grandezza dei racconti riguardanti Abramo si è persa definitivamente.

Nella lotta per la benedizione un solo punto rimane fermo: Dio si serve anche della malizia e delle ambiguità di certe azioni per attuare il suo piano: Giacobbe diviene l’erede della promessa. Il Vangelo, invece, presenta una promessa che si è attuata in Cristo Signore. In tal modo, non ha senso la dìsputa sul digiuno, introdotta dai discepoli di Giovanni, perché il tempo della salvezza si è compiuto e tutto ciò che è vecchio non può e non deve essere più usato. Gesù è lo sposo che invita il suo popolo al banchetto di nozze nel suo regno. Così, egli si pone come Colui in cui trovano compimento tutte le scritture: Egli è la benedizione di Dio in atto!

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