Il Vangelo del giorno, 8 Dicembre 2018 – Lc 1, 26-38

Il commento al Vengelo del
8 Dicembre 2018 su Lc 1, 26-38

PRIMA SETTIMANA DEL TEMPO DI AVVENTO – Anno III/C

  • Colore liturgico: BIANCO
  • Periodo: Sabato
  • Il Santo di oggi: + IMMACOLATA CONCEZIONE B.V. MARIA
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie
  • Letture del giorno: Gn 3,9-15.20; Sal. 97; Ef 1, 3-6.11-12; Lc 1, 26-38
  • Calendario Liturgico di Dicembre

Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 1, 26-38
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini

Il peccato originale…

La festa dell’Immacolata Concezione, così popolare, è legata alla storia del primo peccato dell’uomo, al Peccato originale. La fede trova in esso la causa del male che affligge l’umanità in tutte le sue più svariate forme.

Ma la fede ci fa anche vedere la speranza certa di liberazione e salvezza, contenuta nelle stesse parole di condanna del peccato e del suo istigatore, il nemico dell’uomo: “Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno” (Gen 3,15).

La Donna, eletta fin dall’eternità ad essere la Madre di Colui che schiaccerà il capo del nemico dell’uomo non sarà contaminata dal suo veleno, ma sarà la tutta Pura, la nuova Eva e madre dei nuovi Viventi, eletti anch’essi dall’eternità, ad essere santi al cospetto dell’Altissimo. Oggi celebriamo la Concezione senza macchia della Madre del Salvatore e con Lei benediciamo il Padre che ha benedetti anche noi nel suo Figlio con ogni benedizione spirituale nei cieli.

Di fronte al saluto dell’Angelo Maria rimane turbata, e all’annuncio della sua elezione a madre del Salvare ella chiede: “come è possibile”. L’Angelo l’assicura: “non temere… nulla è impossibile a Dio… lo Spirito Santo scenderà su di te”. E allora Maria pronuncia il suo “Fìat” e il suo totale e gioioso abbandono a Dio: “Ecco la serva del Signore”.

Gli interventi di Dio nella nostra vita, la sua chiamata e ciò che essa comporta, ci possono turbare, farci dubitare. L’esempio dell’Immacolata e il suo aiuto ci spronino a imitarla. Con Lei canteremo allora il nostro Magnificat, di grazie, di Lode e di vittoria. O Padre che nell’Immacolata hai preparato una degna dimora del tuo Figlio, concedi anche a noi, per sua intercessione di venire incontro a te in santità e purezza di spirito.

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