Il Vangelo del Giorno, 31 Maggio 2017 – Lc 1, 39-56

Il testo ed il commento al Vangelo di oggi,
31 Maggio 2017 – Lc 1, 39-56

VII Settimana del Tempo di Pasqua

  • Colore liturgico: Bianco
  • Periodo: Mercoledì
  • Il Santo di oggi: Visitazione B.V. Maria (f); San Silvio di Tolosa
  • Grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.
  • Letture del giorno: Sof 3, 14-18; Is 12; Lc 1, 39-56
  • Calendario Liturgico di Maggio

Lc 1, 39-56
Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Commento al Vangelo del giorno – Lc 1, 39-56

A cura dei Monaci Benedettini

Visitazione della Beata Vergine Maria.

Il mese di maggio, in cui in modo particolare ci siamo affidati alla Madonna Santissima, volge al termine. E proprio l’ultimo giorno la liturgia ci propone l’esempio di Maria. Il fondamento della festa è il Vangelo. «Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile». «In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda».

Nel dare l’annuncio della prodigiosa maternità di Maria, l’angelo Gabriele l’aveva informata di quanto è già accaduto alla sua parente, ed ecco che la futura Madre del Signore, l’umile ancella, come Lei stessa si è definita, sente il dovere impellente di andare a trovare Elisabetta per darle quell’aiuto di cui ogni mamma ha bisogno quando è prossima alla maternità. Chi ama Dio e si sente amato da Lui, ama anche il suo prossimo e allora non c’è dignità o privilegio che possa frenare la concreta espressione della più squisita carità. Sembra poi normale che nella manifestazione operosa dell’amore si svelino anche i misteri reconditi di Dio.

Elisabetta, mossa dallo Spirito Santo, esclama: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?». Vede in Maria la Madre del Mio Signore, il bambino che da oltre sei mesi porta in grembo, il futuro Giovanni Battista, le sussulta di gioia nel grembo. E Maria, che serbava nel suo cuore l’arcano mistero che stava per compiersi in Lei, esplode in un sublime cantico di lode, intona il suo Magnificat. Che bell’insegnamento per noi! Dio si svela e si fa conoscere dove l’amore trova le sue migliori manifestazioni. Ce lo conferma San Giovanni quando dice: «Dov’è carità e amore, lì c’è Dio». Ma lo stesso Gesù afferma solennemente che quello che facciamo nel suo nome ai nostri fratelli più bisognosi egli lo ritiene e lo premia come se fosse fatto a Lui stesso.

Ci è di conforto infine scoprire la materna sollecitudine di Maria nei confronti delle nostre necessità. Ne avremo una conferma alle nozze di Cana; sarà lei ad accorgersi del disagio e a provvedere per la mancanza del vino chiedendo anzitempo un miracolo dal Figlio suo Gesù Cristo. Lei sa, ti conosce, chiedi alla Madre, lei saprà cosa fare…

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