Il Vangelo del Giorno, 27 settembre 2017 – Lc 9, 1-6

Il testo ed il commento al Vangelo
del 27 Settembre 2017 su Lc 9, 1-6

XXV Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

  • Colore liturgico: Bianco
  • Periodo: Mercoledì
  • Il Santo di oggi: S. Vincenzo de’ Paoli (m); S. Bonfilio; S. Caio
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Benedetto Dio che vive in eterno.
  • Letture del giorno: Esd 9, 5-9; Sal.da Tb13; Lc 9, 1-6
  • Calendario Liturgico di Settembre
Lc 9, 1-6
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi.
Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro».
Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Commento al Vangelo del giorno – Lc 9, 1-6

A cura dei Monaci Benedettini

Li mandò ad annunziare il regno di Dio…

Nel Vangelo di Luca, con il capitolo nono, si sta per entrare nella fase determinante della missione di Gesù. Egli sta per intraprendere il viaggio verso Gerusalemme con il quale si compierà il suo Mistero Pasquale. In un momento decisivo della sua missione, Gesù cambia registro. Comincia a formare un gruppo di persone; vuole formare una vera comunità, composta da quei Dodici che Egli stesso aveva prescelto tra i discepoli perché potessero assumere delle responsabilità specifiche.

Sono gli apostoli ai quali Gesù chiede, come percorso formativo, delle rinunce precise che sono in realtà la necessità di un cambiamento di vita. Le istruzioni che Gesù dona loro non trattèggiano un ideale irraggiungibile e non si presentano come un qualcosa di indefinito e di teorico, che non può essere realizzato per i limiti umani. Dietro queste istruzioni leggiamo proprio il vero modello ispiratore.

Gesù tratteggia, con le prescrizioni che leggiamo nel Vangelo di oggi, il suo Volto. La chiamata al discepolato ora impegna realmente i Dodici; non possono seguire più Gesù senza cambiare interiormente e cambiare la propria vita. Gesù sta preparando la sua Chiesa e, fin dal principio, vuol mettere in evidenza che Egli ne è la vera origine e la vera fonte ispiratrice. La Chiesa, chiamata a proseguire e diffondere l’opera salvifica del Mistero Pasquale, può realizzare questo, solo ispirandosi, in ogni suo atteggiamento a Gesù stesso.

La Chiesa, nei suoi diversi ruoli e con le specifiche responsabilità, è chiamata a proseguire il messaggio di salvezza e l’annuncio che Gesù aveva reso visibile sulla terra con la sua predicazione. Le istruzioni apostoliche non sono semplicemente una esigenza morale per il saper condividere, nel tessuto sociale, i beni terreni che abbiamo a disposizione ma rappresentano proprio l’anelito di ogni cristiano di sentirsi come membri veri e vivi della chiesa di Cristo.

Con il Vangelo della missione apostolica siamo, oggi invitati a riflettere sulla nostra vera appartenenza alla Chiesa, sperando che non si limiti alla frequentazione domenicale del precetto eucaristico ma sia vita, vita quotidiana, vita di testimonianza, dalle piccole cose ordinarie alle grandi testimonianze della vita.

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