Il Vangelo del giorno, 24 Gennaio 2020 – Mc 3, 13-19

II settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

  • Periodo: Venerdì
  • Il Santo di oggi: S. Francesco di Sales (m); B. Paola Gambara Costa
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Pietà di me, o Dio, pietà di me
  • Letture del giorno: 1 Sam 24, 3-21; Sal 56; Mc 3, 13-19
  • Calendario Liturgico di Gennaio

Leggi il brano del Vangelo odierno

Mc 3, 13-19
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni.
Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews.

Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini

Gesù chiama.

Chiama i Dodici, quelli che Egli voleva e che, avrebbero risposto alla sua chiamata, andando da Lui. Affida loro, chiamandoli Apostoli, compiti precisi: “perché stessero con Lui, per mandarli a predicare e con il potere di scacciare i demoni”.

Gli apostoli, alla scuola quotidiana del Maestro, in virtù dell’ufficio del sacerdozio, sono chiamati a essere testimoni speciali di Cristo in tutto il mondo. L’evangelista Marco scandisce i loro nomi per dirci che i Dodici, pur formando il primo nucleo dei seguaci, hanno, ognuno una propria identità, accumunati soltanto nella felice comune sorte di poter condividere in modo specialissimo la missione del Maestro.

Vuole ancora dirci che a quella prima chiamata ne sarebbero seguite innumerevoli altre nel corso dei secoli, con lo stesso compito di andare, di annunciare, di testimoniare fino al martirio, la fede in Cristo, la sua redenzione, la sua gloriosa risurrezione. Altra verità include quella scelta, quella chiamata, quella fedele sequela: l’annuncio del vangelo, la diffusione e la crescita del Regno di Dio nel mondo è affidato ancora a testimoni prescelti, capaci, perché irrorati dallo Spirito, di far pulsare nella fede il cuore stesso della Chiesa e renderlo così sacramento universale di salvezza.

Tutto questo implica un coinvolgimento sempre più ampio: i Dodici diventeranno tutti i battezzati in Cristo, tutti impegnati per vocazione a diffondere e testimoniare le verità rivelate e la via per conseguire la meta. “Testimoniare Cristo è l’essenza della Chiesa che, altrimenti, finirebbe per essere solo una sterile «università della religione» impermeabile all’azione dello Spirito Santo”. Lo ha riaffermato Papa Francesco.

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