Il Vangelo del giorno, 23 Maggio 2018 – Mc 9, 38-40

Il commento al Vengelo del
23 Maggio 2018 su Mc 9, 38-40

Ottava settimana del Tempo Ordinario – Anno II/B

  • Colore liturgico: Verde
  • Periodo: Mercoledì
  • Il Santo di oggi:
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli
  • Letture del giorno: Gc 4, 13-17; Sal 48; Mc 9, 38-40
  • Calendario Liturgico di Maggio
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mc 9, 38-40
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».
Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini

Chi non è contro di noi è per noi.

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Quando riteniamo di essere gli unici depositari della verità rischiamo di cadere nell’assolutismo e nel peggiore integralismo. Tutti gli altri che non sono come noi e con noi diventano i nostri avversari.

Anche sul piano religioso si incorre in tale rischio facendo così della propria fede un monopolio e della propria religiosità una setta. Gli apostoli sono ben consapevoli di godere di particolari privilegi; è stato il loro maestro a chiamarli uno ad uno, ha dato loro il potere di scacciare i demoni e di compiere prodigi in suo nome.

Ritengono perciò che nessun altro possa e debba ripetere le loro gesta e se altri lo fanno, stanno commettendo un abuso che bisogna reprimere subito. Questa la mentalità degli apostoli, ben diversa quella di Cristo. La sua è una missione universale che nessuno esclude. Si è definito luce del mondo e nessuno ha mai escluso dalla sua bontà e misericordia. Anzi, la sua predilezione è per i malati nel corpo e nello spirito, per i peccatori e per i lontani. Sa cogliere in ciascuno ogni germe di bene e nessuno mai resta escluso dal suo amore. Si addolora quando deve costatare resistenze e rifiuti.

Piange su Gerusalemme perché non lo ha riconosciuto come Messia e Figlio di Dio. Oggi prendendo lo spunto dalla ingiustificata indignazione dei suoi discepoli che hanno visto uno estraneo scacciare demoni egli proclama solennemente: «Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi è per noi». Così egli afferma l’universalità del suo mandato, la piena apertura al mondo e la serena visione del bene, che non può avere una fonte diversa da Dio stesso.

San Giovanni ci detta la regola d’oro per riconoscere dove Egli si nasconde e si rivela: “Dov’è carità e amore lì c’è Dio”. Questa verità ci apre ad un sano ecumenismo e ci consente di scoprire ciò che ci unisce più di ciò che ci divide. Sono ancora troppi coloro che riconoscono il bene solo se tinto di colori ben identificati e lo rifiutano se ritenuto estraneo alle proprie appartenenze.

Dovremmo mai dimenticare che “Chi non è contro di noi è con noi”.

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