Il Vangelo del giorno, 21 Aprile 2019 – Gv 20, 1-9

Il commento al Vengelo
del 21 Aprile 2019
su Gv 20, 1-9

DOMENICA DI PASQUA
Anno III/C

Colore liturgico: BIANCO

  • Periodo: Domenica
  • Il Santo di oggi:
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo
  • Letture del giorno: At 10, 34. 37-43; Sal. 117; Col 3, 1-4; Gv 20, 1-9.
  • Calendario Liturgico di Aprile

Gv 20,1-9
Dal Vangelo secondo Giovanni

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini

Liberi in Cristo

Gesù è Colui che spezza le catene e che riporta la libertà! I tempi passano, gli uomini periscono nella loro umanità, ricchi o poveri, sconosciuti o famosi, potenti o miseri; ma Cristo Gesù è Colui che rimane in eterno, che vive nella sua Risurrezione, Verità immutabile che non può essere cancellata: Evento veritiero, concreto che, nella sua vittoria, spezza sempre e continuamente le catene che il demonio forma, per ricondurre a libertà.

I discepoli di Emmaus percorrono la strada e sono oppressi dalla tristezza: si pongono domande sulla Persona che non riescono a comprendere, sono impauriti dalle tenebre che incorrono nel percorso del loro cammino… Quanti di noi camminano per la strada dell’esistenza senza capire il senso della loro nascita e dove vanno, cosa c’è oltre il termine di essa, e si pongono domande, hanno paura…

Eppure guardate cosa accade ai discepoli all’incontro con il risorto che si affianca al loro peregrinare sconsolato: alla sua Parola si rallegrano e si accende il cuore, allo spezzare del Pane si illuminano, pur nell’oscurità della notte iniziata, ed hanno luce piena.

Solo se l’accogliamo nel nostro cammino e ci poniamo a fianco a Gesù noi avremo sapienza e conoscenza, motivazione del nostro vivere: comprenderemo il senso del suo Amore, che ci libera dalla tristezza e dà gioia al cuore; non temeremo più l’oscurità poiché sappiamo che Egli è con noi e sapremo ove và la via, ove ci conduce, cosa ci attende alla sua fine, cosa ci dà luce nella notte se non lo spezzare del Pane, il vivere l’Eucaristia: che è la Carne e il Sangue di Gesù.

Carne e Sangue divino e risorto di cui ci nutriamo: dà alla nostra carne la sua Essenza, la rende risorta, la prepara alla sua futura e piena risurrezione. Con Gesù, uniti nello spezzare il suo Pane, ma anche lo spezzare il nostro che si unisce, noi acquisiamo la Risurrezione; nella nostra croce noi ci facciamo risorti.

Nel vivere la Parola noi ci facciamo risorti, nello spezzare insieme l’Eucaristia noi, risorti, spezziamo con Cristo le catene del nemico, che cerca in tutti i tempi di renderci prigionieri. Noi con Cristo gridiamo il grido della vittoria, ci facciamo liberi e diamo libertà; liberi di vivere in eterno l’amore della Risurrezione per cui siamo nati, e al quale andiamo.

Diventare Eucaristia!

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