Il Vangelo del giorno, 20 Febbraio 2020 – Mc 8, 27-33

Commento al Vangelo del 20 febbraio 2020 a cura dei Monaci Benedettini – VI settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

  • Periodo: Giovedì
  • Il Santo di oggi: S. Mansueto; S. Proclo; B. Corrado Confalonieri
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Signore, chi abiterà sulla tua santa montagna?
  • Letture del giorno: Gc 2, 1-9; Sal 33; Mc 8, 27-33
  • Calendario Liturgico di Febbraio

Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews.

Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini

“Il Messia riprovato”.

I primi diretti e privilegiati testimoni di quanto tra la gente si dice e crede di Gesù, più del Maestro, sono sicuramente i suoi discepoli che vivono tra le moltitudini di persone che lo seguono e ascoltano le voci di tanti. Per via li interroga; vuol sentire da loro le varie opinioni, i diversi pareri e quanto si dice di Lui, ma soprattutto vuol sapere dai suoi, a questo in fine mira la sua richiesta, cosa pensano loro, i discepoli, del loro Maestro. Ed essi gli rispondono: “Giovanni il Battista, altri poi Elia e altri uno dei profeti”. Ma egli replicò: “E voi chi dite che io sia?” È quello che Gesù vuol sapere da loro, dai suoi che condividevano tutto con Lui. Pietro gli rispose: “Tu sei il Cristo”. L’evangelista Matteo riferisce la solenne proclamazione di Gesù; «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli.

E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli. «Stupisce quel che segue: «E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell’uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare». È l’annunci della passione, morte e risurrezione del Signore. Pietro, prima ispirato, ora preso da falso zelo, lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: “Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini”.

Lo scandalo della croce produce da subito i suoi effetti, anche in chi ha avuto la grazia di riconoscere Gesù come il Cristo, il Figlio di Dio. E’ più facile proclamare le verità della nostre fede che vivere l’esperienza della croce.


Tu sei il Cristo …. Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 8, 27-33   In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.  E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».   Parola del Signore

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