Il Vangelo del giorno, 2 Dicembre 2018 – Lc 21, 25-38.34-36

Il commento al Vengelo del
2 Dicembre 2018 su Lc 21, 25-38.34-36

PRIMA DOMENICA DI AVVENTO – Anno III/C

  • Colore liturgico: VIOLA
  • Periodo: Domenica
  • Il Santo di oggi:
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: A te, Signore, innalzo l’anima mia, in te confido
  • Letture del giorno: Ger 33, 14-16; Sal.24; 1 Tes 3, 12-4,2; Lc 21, 25-38.34-36
  • Calendario Liturgico di Dicembre

Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

I DOMENICA DI AVVENTO – ANNO C

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 2 dicembre 2018 anche qui.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,25-28.34-36
 
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 02 – 08 Dicembre 2018
  • Tempo di Avvento I,
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo C
  • Anno: III
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO

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Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini

Mostraci, Signore la tua misericordia.

Iniziamo oggi un nuovo anno liturgico, con la prima domenica di Avvento che ci guiderà verso il santo Natale. Nel nostro cammino chiediamo perché il Signore ci mostri la sua misericordia. Non solo per i peccati ma misericordia come clemenza, come aiuto, come grazia nel cammino. Per molti l’avvenire è motivo di affanno, di tristezza e di paure: significa solo la perdita di faticose conquiste e la distruzione di un passato conquistato a fatica per essere poi proiettati nel baratro della morte. Per chi vive nella fede però è invece sorgente di speranza. “Ecco, verranno giorni nei quali io realizzerò le promesse”, proclama il Signore. Non si tratta però di promesse generiche; quella che ascoltiamo oggi è la realizzazione della promessa per eccellenza. Riguarda la realizzazione del suo disegno universale di salvezza, mediante l’incarnazione del Verbo. È il preannuncio del Natale! San Paolo in questa prospettiva di fede ci esorta ad abbondare nell’amore vicendevole, per essere saldi e irreprensibili nella santità, memori di quell’Amore che sta per essere riversato su di noi. Gli stessi “segni”, di cui poi ci parla l’Evangelista Luca, ci appaiono non tanto nella loro incomprensibile realtà catastrofica, quanto nell’intensità del “giorno del Signore”, che ci si manifesta nella nostra realtà umana. Gli sconvolgimenti allora saranno più di ordine morale nel ristabilimento della giustizia e della pace che di ordine fisico. È appunto un Avvento ed un evento di strepitosa potenza d’amore divino quello che attendiamo e che vogliamo rivivere come venuta del Signore tra noi. È la salvezza quella che attendiamo, quella che non siamo in grado di produrre per via umana e che solo Dio può realizzare. La vigilanza e la preghiera ci occorrono per accogliere il Salvatore, ma anche per poter godere dei frutti della salvezza e sfuggire definitivamente alle insidie del male.

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