Il Vangelo del giorno, 12 Luglio 2019 – Mt 10, 16-23

Il commento al Vengelo del giorno
12 Luglio 2019
su Mt 10, 16-23

XIV Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

Colore liturgico: BIANCO

  • Periodo: Venerdì
  • Il Santo di oggi:
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: La salvezza dei giusti viene dal Signore
  • Letture del giorno: Gn 46, 1-7. 28-30; Sal.36; Mt 10, 16-23
  • Calendario Liturgico di Luglio

Mt 10, 16-23
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato.
Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews.

Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini

Un incontro commovente.

Ritorniamo oggi, dopo la festa di San Benedetto ieri, che ha interrotto il racconto della Genesi, ritorniamo alla storia di Giuseppe, figlio di Giacobbe. La Scrittura ci fa vivere oggi il commovente incontro tra il Padre e il suo figlio. Tanto dolore, tanta sofferenza dovuta alla cattiveria umana; tanta gioia, immensa consolazione per la bontà del Signore che tutto ordina al bene, anche le malvagità dell’uomo.

Mentre leggiamo con gioia questo brano e esultiamo insieme con Giacobbe e Giuseppe, il nostro pensiero non può non andare allo strazio di tanti cuori di padri e di madri che si vedono portare via i figli sia dalla morte sia ancora dalla barbarie umana, qualche volta pure legalizzata. Nel cuore sorge una preghiera perché la gioia del vecchio Giacobbe possa rallegrare anche tanti cuori lacerati, colpiti negli affetti più cari. Il brano del vangelo tratto da Matteo prepara i discepoli del Signore alla loro missione: “Ecco: io vi mando in mezzo ai lupi…”.

La storia della Chiesa di ieri e di oggi conferma quanto il Signore aveva preannunciato. La persecuzione per quanti lo seguono ha una continuità senza intervalli. Essa a volte è violenta e fa dei martiri; altre volte tende a demolire le coscienze, con il fine di sopprimere la fede nel Cristo risorto e nelle verità eterne… Si manifesta nella vita sociale… non risparmia la vita familiare. Un odio cieco, vorrei dire satanico, trasforma le relazioni naturali di affetto in sentimenti di avversione impensabile fino al punto che “il fratello darà a morte il fratello, il padre il figlio…”. Si rimane stupiti come l’accoglienza della fede in Gesù Salvatore, promulgatore della legge di amore, possa scatenare tanto odio…

E’ l’ora delle tenebre… Ma Dio non lascia i suoi nella debolezza… Il suo Spirito li sosterrà e difenderà dinanzi a tribunali… E poi… “chi persevererà fino alla fine sarà salvato”. Giunga una parola di conforto e di incoraggiamento ai tanti fratelli e sorelle che anche nell’ambito delle pareti domestiche devono sostenere contrarietà e vessazioni per la loro fedeltà al Signore.

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