Il Vangelo del Giorno, 10 ottobre 2017 – Lc 10, 38-42

Il testo ed il commento al Vangelo
del 10 ottobre 2017 su Lc 10, 38-42

XXVII Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

  • Colore liturgico: Verde
  • Periodo: Martedì
  • Il Santo di oggi: S. Cerbonio; S. Tanca; S. Daniele Comboni
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Se consideri le colpe, Signore, chi ti può resistere?
  • Letture del giorno: Gio 3, 1-10; Sal.129; Lc 10, 38-42
  • Calendario Liturgico di Ottobre
Lc 10, 38-42
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Commento al Vangelo del giorno a cura dei Monaci Benedettini

Le due sorelle: Marta e Maria.

Il brano evangelico della liturgia odierna è molto conosciuto e ha dato la possibilità di molte interpretazioni diverse. Le due sorelle del Nuovo Testamento, Marta e Maria, ci invitano alla vera accoglienza di Gesù. Due accoglienze ispirate da diverse motivazioni. Guardiamo allora a questa scena, che si svolge nell’ambito di un focolare domestico. Gesù che entra in una casa ed in una famiglia e vuole partecipare attivamente alla loro vita. Gesù è l’ospite di riguardo; è un ospite che però non vuole imporre la sua autorevolezza ma la vuole dimostrare proprio in questa partecipazione familiare. In questo atteggiamento di Gesù possiamo cogliere le motivazioni delle due diverse accoglienze.

Maria si pone ai piedi di Gesù, nel tipico atteggiamento della discepola. Ella non si è fatta ingannare dall’atteggiamento umile di Gesù, riconoscendo in Lui il vero Maestro. Marta, da sua parte, vede in Gesù il suo Signore e per questo vuole servirlo. Maria vuole essere servita da Gesù, per il nutrimento della sua anima; Marta vuol servire Gesù per il nutrimento del corpo del Signore. Marta e Maria hanno la stessa fede in Gesù e vi riconoscono non solo l’amico fidato ma il loro vero Signore. Entrambe riconoscono, in un certo modo questa divinità di Gesù che si mostra nella sua umiltà e nell’accoglienza fraterna: arrivano nel cuore della fede cristiana, la fede rivelata ai piccoli e ai semplici. Una fede, però vissuta in due modi diversi che non possono essere letti in contrapposizione ma in modo complementare. Marta che preferisce curare la parte umana nel suo Signore e Maria che invece è volta più alla contemplazione fruttuosa.

Anche la tensione che il brano evangelico rivela tra le due sorelle può essere spunto di interesse per noi. La fede è vissuta nella nostra quotidianità e in essa dovremmo poter riporre i nostri problemi. La risposta di Gesù è poi particolarmente significativa. Egli non interviene nel merito della questione e non fa arbitro tra le due sorelle. Gesù è interessato ai cuori e vuol sanare quelli che vede in affanno. Rivolgiamoci a Gesù per chiedere, ispirati dalla sua Parola, la tranquillità del cuore, per affrontare la vita.

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