Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 6 Agosto 2020

Il Buon Dio lungo il corso della storia della salvezza ha usato diversi modi per rivelarsi, un roveto ardente, una brezza leggera, una nube, ma penso che la trasfigurazione di Gesù sia davvero il modo più bello.

In questa festa Cristo si rivela per ciò che è; l’Amato. Con la Trasfigurazione Gesù vuole ricordarmi che anche io posso splendere di una luce nuova, di una luce bella; Dio si rivela in Gesù che ha in sé la potenza divina, ma anche la fragilità umana. C’è un versetto di una canzone molto conosciuta che recita “ma che splendore che sei nella tua fragilità”, penso che racchiuda un po’ il senso della festa che oggi celebriamo.

Io sono bella/o perché sono l’Amato del Buon Dio, posso far risplendere la Sua Luce nonostante tutti i miei limiti. Se ci si pensa bene sono proprio le persone con cui si è più legati che ci conoscono veramente, non è un caso che la Trasfigurazione non avvenga in mezzo alla fola ma solo per alcuni. Tu sei uno splendore, meriti di essere amato e di far conoscere questo amore.

Gesù rifiuta l’invito di Pietro a fare tre capanne, Egli non è per la staticità ma chiede ai discepoli di scendere dal monte per tornare nel loro piccolo mondo e trasfigurarsi con la propria vita li dove sono chiamati con le persone con cui devono stare.


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