Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 4 Dicembre 2020

Due ciechi seguono uno che si allontana! Magari non sono così ciechi, riescono anche a riconoscere in quell’uomo il figlio di Davide, forse sono altri i morbi che affliggono la loro vista. E ancora, i due chiedono pietà e il Signore gli offre guarigione.

A questo punto la domanda di Gesù mette anche noi alla prova: «Credete che io possa fare questo?». Se ti avesse rivolto la stessa domanda, cosa avresti risposto? La risposta dei due ciechi non è di circostanza, è umile, fiduciosa. La reazione di Gesù lo è ancora di più, infatti si fida della fede dei due: «avvenga per voi secondo ciò che credete»!

Non preoccuparti di “sentire che hai poca fede”, è una di quelle virtù che finiscono quando si è certi di averle. La fede non è matematica, si alimenta con le domande, con gli inciampi. Credere non è l’atteggiamento di chi sa già ogni cosa e non ha bisogno di porsi interrogativi, ma è per chi nella Speranza vuole trovare il senso di tutto ciò che vive! Credi che Lui possa fare questo?


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