Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 3 Giugno 2022

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Oggi ci troviamo di fronte ad uno dei brani umanamente più intensi di tutti i vangeli. Dopo la Risurrezione, Gesù incontra Pietro, colui che è stato chiamato ad essere la pietra su cui si sarebbe dovuta costruire la Chiesa, ma che davanti alla difficoltà ha rinnegato per tre volte il Signore. Però, lo sguardo di Gesù vede oltre, anche per ciascuno di noi.

Le tre domande di Gesù possono apparire come compensazione dei tre rinnegamenti, ma c’è molto di più. Gesù usa tre verbi differenti e impone così all’istintivo Pietro una gradualità nella risposta, lo aiuta a comprendere che per amare davvero è necessario procedere a piccoli passi.

Le risposte di Pietro sono altrettanto interessanti, ostenta sicurezza nelle prime due, ma poi si arrende: “Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene”. Ecco, prima dei proclami di amore, siamo chiamati a lasciarci amare da lui, da Gesù.

Anche in questi giorni di attività e di fatiche siamo chiamati a riconoscere prima di tutto questo: dobbiamo abbandonarci all’amore di Dio per amare gli altri, ogni azione a favore dei fratelli e delle sorelle nasce da questa consapevolezza. Solo così possiamo essere seguaci di Gesù e pastori delle sue pecorelle.


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