Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 25 Marzo 2022

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Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te… queste parole ci suonano familiari. Le ripetiamo spesso, qualche volta senza neanche darci tanto peso, ma ogni volta che le pronunciamo, riportiamo alla luce e alla mente quel momento lì, un momento che ha segnato la storia dell’umanità tutta e di ciascun essere umano (io e te compresi): l’Annunciazione del Signore.

L’apparizione di un angelo, una vergine che diventa madre, Dio che si fa uomo… Possiamo sforzarci di trovare una spiegazione per ciò che ai nostri occhi appare bizzarro oppure affidarci perché ci venga svelato il significato più profondo di quell’accaduto. Dio sceglie di mandare il

Suo Figlio nel mondo, niente effetti speciali stile Avengers, “solo” il grembo di una donna che, in piena libertà, risponde a quella chiamata particolare: diventare Madre del Figlio dell’uomo e, di conseguenza, di ogni uomo. Gesù, vero Dio e vero uomo, da quel momento lì ci ricorda che non c’è niente della nostra vita che sia da buttare. Tutto ciò che è umano è stato abitato da Dio in persona.

Per ognuno c’è un’Annunciazione del Signore: è il momento in cui riconosciamo di essere Figli chiamati a dare (la) vita. L’Annunciazione del Signore continua con te.
Ci affidiamo a Maria. Ave Maria…


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