Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 24 Novembre 2020

L’angoscia del “quando” è la stessa della morte: il tempo dell’uomo è limitato, come la sua vita, dominato dalla memoria mortis. Ma questa incertezza può essere vissuta come un sano timore, secondo l’insegnamento di don Bosco, che diceva ai suoi ragazzi “non rimandate al domani il bene che potete fare oggi, perché forse domani non avrete più tempo” oppure si può esserne schiacciati e quindi facilmente illusi.

Poiché l’uomo è preoccupato innanzitutto di salvare la propria pelle chi lo terrorizza con la paura della morte e gli offre la salvezza, può ingannarlo come vuole.

Per questo Gesù, come ci libera dalla paura della morte, così allontana da noi ogni paura della fine del mondo, per farci vivere ora nella libertà di figli del Padre.


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