Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 22 Ottobre 2020

Chissà che espressione aveva in volto Gesù mentre diceva queste parole ai suoi discepoli, quando li guardava negli occhi increduli ed intimoriti. Come sarebbe stato sentire dire queste parole a Gesù, osservarlo mentre preannunciava quello che sarebbe stato il suo futuro e quello di coloro che intendono seguire la via del Vangelo. Tante volte nei brani precedenti ha ripetuto “non abbiate paura”.

Ciò che Gesù vuole, lo costringe a passare attraverso ciò che non vuole. La risurrezione viene dopo la morte: lui stesso sarà diviso tra un desiderio e un’angoscia, fino a stillare sangue.

In altri tempi (da sempre) e in altri luoghi (anche oggi) ci sono ancora cristiani che pagano con il sangue la loro fedeltà al Vangelo di Gesù che genera incomprensione e contrato da parte di chi vuole gli uomini schiavi invece che figli. Anche nella mia vita, sebbene in maniera più velatamente nascosta, mi trovo a combattere contro una cultura, un’ideologia che spesso alberga addirittura dentro di me o nelle persone più care che mi porta a dover scegliere se essere radicato (diverso da radicale) in Gesù oppure prestarmi comodamente al quello che vive/fa la massa.


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