Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 21 Giugno 2022

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In questo brano del Vangelo Gesù mi ha un po’ “fregato”. Eh si perché mi mette in una condizione in cui sono chiamato ad attivarmi, una situazione scomoda che però rispecchia quelle che sono le mie capacità. A cosa mi riferisco?

Mi riferisco al versetto centrale del Vangelo di oggi: «Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro». Se Gesù avesse detto qualcosa del tipo “tutto quanto volete che Dio faccia a voi, anche voi fatelo agli uomini” sarebbe stato tutto molto più easy. Perché mi sarei potuto tirare indietro giustificandomi, con tutta la ragione del mondo, dicendo che io non posso fare ciò che fa Dio; invece Gesù, mi ha invitato a comportarmi con i miei fratelli, che sono uomini come me, nel modo in cui voglio che essi si comportino nei miei confronti.

Cioè Gesù, in sintesi, non mi sta chiedendo qualcosa di soprannaturale che io non posso fare, ed è proprio qui che sta il problema capite? Non ho nessuna scusa per non amare in modo vero e concreto il mio prossimo! Per dirlo alla salesiana maniera, Gesù mi sta chiedendo di fare l’ordinario in maniera straordinaria.

Amare gli altri è un qualcosa che non va oltre le mie capacità, ed è un qualcosa che non devo improvvisare, ma per cui ho un esempio vero e concreto: Gesù Cristo, la verità è che se non ami con tutto te stesso, e le tue forze, non ci sei.

Riesco ad amare i fratelli che il Buon Dio mi ha posto accanto? Nelle mie relazioni potrei dare di più

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