Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 19 Settembre 2020

Cosa spinge esattamente quel seminatore a uscire con l’intento di seminare? Probabilmente quei semi nella sua casa non avevano ancora utilità, magari sarebbero rimasti in un cassetto per lungo tempo passando inosservati. Il seminatore, invece, si rende conto che quei semi non vanno sprecati e, con un gesto di estrema fiducia per il terreno che li accoglierà, decide di uscire e seminarli.

La figura di questo seminatore è meravigliosa poiché non guarda il seme per ciò che è nel momento attuale, ma per ciò che potrebbe divenire a contatto con il terreno, guarda alla potenzialità del seme. E’ bello sapere che il Signore decide di piantare il suo seme nel terreno della nostra vita, dandoci piena fiducia, credendo nel fatto che quel seme potrà germogliare e crescere rigoglioso.

E noi come possiamo farlo crescere? Il Vangelo ce lo dice chiaro, con la perseveranza! E’ proprio la perseveranza che rende diverso il terreno buono dagli altri che alle prime difficoltà o distrazioni portano il seme alla distruzione. Chiediamo al Signore la perseveranza, la capacità di continuare a credere in Lui nonostante gli ostacoli quotidiani.


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