Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 18 Novembre 2020

Nella misura in cui facciamo fruttare il dono dell’amore diventiamo come Dio. Non si trata solo di quantitá ma di qualitá. C’è anche chi è stato capace di fruttare cinque, va bene, purché risponda secondo il suo massimo!

Chi restituisce a Dio solo quello che ha ricevuto ha inteso la vita non come un dono, ma come un debito. La vita è un investimento di amore a cui rispondere con amore, Che immagine ha di Dio hai? È un Dio tremendo, quindi è una disgrazia per te vivere?

Se anche colui che non ha ottenuto nulla avesse perso tutto provandoci davvero (amare il prossimo e amare Dio) sarebbe re (Mieti dove non hai seminato)! Il capitale che Dio ci ha dato serve per arricchirci davanti a Lui; farlo fruttare non significa accumulare con avidità, ma dare con generosità Donaci, Signore, di far fruttare i doni che ci hai dato, di avere un cuore largo e generoso come il tuo, Dio che ami la vita!


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