Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 8 Novembre 2019

Quando ci troviamo dinanzi a scelte davvero difficili, capita spesso di sentirci fragili.

L’insicurezza ci fa sembrare impossibile vedere con la sua luce ciò che conta veramente. Ci sembra che il cuore suggerisca una cosa e la testa un’altra; quasi spezzati in due, con la vista annebbiata, camminiamo a fatica e non siamo sereni.

La testa ci porta a ponderare i pro e i contro, i benefici e le complicazioni. Molte volte la conclusione è che sarebbe stupido, poco pragmatico e poco conveniente per la propria vita ascoltare il desiderio che è lì, instabilmente galleggiante nel cuore, e invece sarebbe più giusto valutare la scelta con scaltrezza.

In questo mondo ci sono ingiustizia, male, rabbia, arrivismo; la vera scaltrezza è cercare quel pezzetto di cuore che è nella testa e quel pezzo di testa che è nel cuore. È questo essere figli della luce: non spezzati a metà, ma un’insieme di anima, corpo e spirito. Quando saremo tutti in Dio, non sarà più necessario essere scaltri; quando saremo una cosa sola in lui, sarà gioia piena.

Chiediamo al Signore di aiutarci a cercare il suo volto già qui su questa terra, per costruire il suo regno di bontà e giustizia nelle fatiche di ogni giorno e vivere davvero, tutti interi, nella luce splendente del suo amore.

Marco Ruggiero

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

I figli di questo mondo verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 16, 1-8
 
In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli:
«Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”.
L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”.
Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”.
Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce».

Parola del Signore

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