Oggi al cuore dell’estate viene portata una luce diversa.
Mentre tutto freme al ritmo di vacanza e l’ultimo tormentone accompagna il viaggio verso il mare, Gesù stacca la spina in modo diverso.
Lascia la folla, chiama amici fidati, sale sul monte e si fa luce.
Quella della trasfigurazione non è l’abbaglio che passa del sole d’agosto, è la luce della preghiera. È questo desiderio d’incontro con l’eterno, è l’anelito del Padre, che illumina il volto di Cristo e muove di candore il suo vestito. Quella di Gesù è una luce interiore che si fa dialogo con la parola della storia – Elia e Mosè – quella parola che viene dal prima e ci getta sicuri nell’abbraccio del domani.
Gli amici di Gesù dormono. L’estate stanca quando ci lascia solo sapori passeggeri: quel sale sulla pelle che non arriva a settembre, l’ebbrezza delle notti che fa violenta la dolcezza dell’alba. Pietro e gli altri, vinti dal sonno, vengono svegliati da una luce che anticipa ogni resurrezione.
Cosa aveva questa luce da fargli desiderare di trasformare quell’istante in eternità ? Aveva la voce del Padre, che nell’avvolgere Gesù avvolgeva tutti i suoi figli: nella luce della trasfigurazione l’eterno abbraccia il mondo.
Quando sei dentro queste braccia non vuoi nient’altro addosso, solo il cielo fiorito di stelle.
Giuseppe Amalfa SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9, 28-36
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva.
Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!».
Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.