Piccola come sono, Signore, vedo dal basso la grandezza della tua benevolenza; le tue mani salde, però, mi sollevano: seduta sulle tue spalle allineo il mio sguardo al tuo, rinasco dall’alto. Vedo il cielo, vedo la terra e tutto è tuo, tutto creato e donato anche a me, in un’infinita eredità d’amore.
Seduta sulle spalle del Figlio arrivo a conoscere il Padre, nella sua sterminata benevolenza. Questo Figlio innamorato gioca ad alzarmi per avvicinarmi al Padre, ad abbassarsi per avvicinarsi a me. I nostri sguardi convergono e finalmente vedo l’amore creatore che ha donato la vita a me e a chi mi è stato posto accanto.
Prendi il giogo della mia piccolezza, dei miei limiti sulle tue spalle, prendi me coi pesi della mia quotidianità , ma non ne vieni schiacciato. Ne vieni innalzato, piuttosto. Ti sei abbassato per raggiungermi, Signore, perché per salvarmi hai scelto di ripartire con me, dal basso. E il tuo esempio insegna anche a me a farmi carico del peso fatto leggero dall’amore.
Verena M.
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
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Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.
Dal Vangelo secondo Marco
Mt 11, 25-30
In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.