Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 27 Febbraio 2020

Non è una prospettiva rosea, quella che il Vangelo propone oggi. Gesù soffrirà – e anche chi lo vuole seguire per davvero troverà nella sofferenza un’esperienza attraverso cui passare. E questa sofferenza deve essere scelta!

Facciamo sempre molta fatica anche solo a parlare di sofferenza, figuriamoci a viverla. La viviamo come segno della sconfitta, ci fa paura perché ci ricorda che siamo esseri mortali. E quando ci troviamo davanti al dolore spesso è perché ci è caduto addosso.

Il Vangelo ci dice che seguire Gesù è seguire il desiderio di vita e libertà che ci portiamo dentro, e che questa vita va contro aspettative, compromessi, consuetudini che tutto un mondo che ci circonda protegge con forza come se fossero una barricata contro la Morte, ma che in realtà fa il suo gioco perché impedisce di vivere davvero.

La croce che dobbiamo scegliere è la consapevolezza che per seguire la Vita subiremo gli attacchi della Morte, del Nemico che non vuole il nostro bene. Preghiamo per chiedere la grazia di avere la forza e il coraggio di attraversare la valle oscura quando si presenterà.

Leonardo Vezzani SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato


LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà.
Dal Vangelo secondo Luca Lc 9, 22-25 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?». Parola del Signore

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